eBay diventa solidale e scopre il microcredito

Pensate a una eBay solidale dove invece di scambiare borsette, gommoni o francobolli, si prestano piccole somme di denaro a una contadina boliviana o a un agricoltore cambogiano. Avviene su MicroPlace, il sito di microcredito lanciato dalla stessa eBay che abbraccia lo strumento di sviluppo per i paesi più poveri inventato negli anni 70 da Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace 2006.

Microfinanza invece di beneficenza. Piccoli investimenti invece di donazione.

Somme anche irrisorie, meno di 50 dollari, prestate a individui, che non hanno accesso al sistema bancario perché senza garanzie reali e rischiano di soccombere all'usura, per comprare un telaio, aprire un forno, aggiungere una cabina nel suo call center.

All’origine di MicroPlace c’è Tracey Pettengill, un’intraprendente signora non nuova all'attivismo da web. Ai tempi dell'università aveva aperto un sito di charity per incrociare le offerte di denaro di privati con i progetti delle associazioni non profit. Uno stage in Bangladesh presso la Grameen Bank, pioniera nel sistema dei microprestiti, convince la businesswoman che, rispetto alla logica delle offerte, la microfinanza è una leva strategica più efficace nelle politiche di cooperazione.

Tornata negli Usa, decide di utilizzare le tecniche della rete per la divulgazione di questi modelli di economia informale. Nasce nel 2006 Microplace.com e la neonata società viene acquistata meno di anno dopo da eBay, che potenzia il sito e ora lo rilancia alla grande. Sulla pagina di apertura, il finanziatore sceglie continente e paese in relazione ai quali sono presentate le opportunità d’investimento selezionate da una Ong locale, che beneficiano imprenditorialità diffusa di individui o piccole comunità. Si parte da un investimento minimo iniziale di 100 dollari ma quelli successivi possono essere inferiori.

Il tasso d’interesse oscilla tra l’1,53%. La restituzione dei prestiti è a 23 anni e il meccanismo di trasferimento dei fondi (senza costi aggiuntivi ) è affidato a PayPal, altra società del gruppo eBay specializzata nei pagamenti online, ed è all'insegna della semplicità e della trasparenza. I creditori ricevono un messaggio "hai dei soldi" sul loro account sul sito appena i guadagni consentono al neo imprenditore di rientrare dalla sua esposizione.

Garante del valore sociale dell'iniziativa sono l’americana Calvert Social Investment Foundation, forte di una decennale esperienza nella microfinanza, e Oikocredit, una banca che ha già finanziato oltre 500 progetti con microprestiti, da un impianto di lavorazione artigianale della tapioca in Ghana a piccoli allevamenti in Bolivia. «Il microcredito si presta al modello di business sviluppato da eBay», spiega Catherine England, portavoce della società. «Permette di valorizzare le competenze aziendali sviluppate nell’intermediazione tra milioni di gestori di piccole attività e relativi clienti per servire un mercato che giudichiamo particolarmente promettente».

L’obiettivo è raggiungere l’investitore occasionale, sollecitando l’attivismo partecipativosociale proprio di Internet con mediazione ridotta all'osso e massima trasparenza sull’utilizzo dei fondi. La convinzione che dal proprio pc sia possibile cambiare il mondo con microprestiti è più forte della preoccupazione di non rientrare in possesso delle somme prestate, né tanto meno un ritorno economico: rassicurante il dato secondo cui il 99% dei prestiti vengono sempre restituiti.

La microfinanza non è una completa novità per eBay. Già il suo fondatore, Pierre Omidyar, diventato il trentenne più ricco del pianeta, dette una sterzata filantropica alla sua vita e tra le varie donazioni ci sono 8,5 milioni di dollari a Unitus Equity Fund, che distribuisce microprestiti in Asia e America Latina. Altri 1,4 milioni sono destinati a sviluppare piattaforme e software specifici per istituzioni specializzate in microfinanza.

Tra i primi servizi online ispirati alla Grameen Bank c’è kiva.org. un network di microprestiti che ad oggi ha accordato oltre a 13 milioni di dollari con una media di 500 dollari per linea di credito. Seguita a ruota da vari altri cloni, tra cui Prosper.com lanciato a San Francisco un anno fa che ha distribuito decine di milioni di prestiti. Similari sono le iniziative worldvision.org e microloanfoundation.org. Mutuato anche in Europa anche se per ammontare più sostanziosi (3.8007.700 euro) per aiutare le categorie svantaggiate. Nel 2005 sono stati erogati 27mila micro finanziamenti in testa Pologna, Francia e Finlandia secondo i dati raccolti da europeanmicrofinance.org.

19 novembre 2007

19 Novembre 2007 · Patrizio Oliva


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