e se cambio residenza in attesa dell’ufficiale giudiziario?

salve sono mina ho 29 anni avrei bisogno del suo aiuto come molti ho due prestiti che non riesco più a pagare leggendo il forum è già riuscito a darmi delle risposte a delle domande che avrei voluto fare ma per capire meglio cosa succede con il pignoramento?io vivo a casa dei miei che è di loro proprietà e con mio fratello in casa di mio non vi è nulla come faccio a dimostrare che i mobili la televisione per esempio è loro?io percepisco regolarmente uno stipendio e sono proprietaria di una macchina che ha più di quindici anni se ho capito bene arriva un ufficiale giudiziario se cambio la residenza in un’altro posto nel frattempo posso così evitare che venga a casa dei miei?un’ultima cosa anzi due quali sono i tempi perchè arrivi l’ufficiale giudiziario e poi devo procurarmi un legale? la ringrazio già in finitamente per l’attenzione e spero tanto che possa farmi chiarezza su tutti questi miei dubbi grazie mina


Risponde antonio iuri donati

In caso di pignoramento mobiliare potranno essere oggetto di pignoramento tutti i beni mobili presso la residenza di cui non si possa stabilire con esattezza la proprietà altrui con documenti certi (es.

fatture).

Cambiare residenza potrebbe essere utile ad evitare il pignoramento presso i Suoi genitori, salvo che il cambio sia effettuato in tempi utili.

Prima del pignoramento dovranno esserLe recapitati gli atti giudiziari, che dovranno acquisire esecutività, dopodichè arriverà l’atto di precetto. Questo è l’ultimo atto prima dell'arrivo dell'ufficiale giudiziario.

Un legale è indispensabile se ha intenzione di fare opposizione agli atti, viceversa non è indispensabile se non ha intenzione di sviluppare una qualche linea di difesa.

Le consiglio tuttavia di cercare una strada transattiva per cercare di evitare tutto questo.

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9 Maggio 2010 · Tullio Solinas


Commenti e domande

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10 risposte a “e se cambio residenza in attesa dell’ufficiale giudiziario?”

  1. fraper79 ha detto:

    Gentilissimi,

    facendovi i complimenti per l’iniziativa del sito web indebitati.it, mi permetto di scrivervi per avere un parere ed un confronto su questa situazione .

    Sono “titolare” di debiti con equitalia per errori di gioventù in quanto ho aperto la mia attività giovane a seguito dell’allettante proposta di sviluppo italia ora invitalia di un prestito d’onore che chiaramente poi non ho potuto più pagare oltre a contributi e tasse per un totale da me stimato e verificato di circa 25000 che nei prossimi mesi sicuramente saliranno a molto più.

    In questo periodo mi sono difeso come ho potuto, sono attualmente sposato e vivo con mia moglie in una casa data in uso gratuito dai suoi genitori senza comodato. Dentro ci sono i mobili acquistati nel corso del tempo ma sempre senza comodato.

    20 giorni fa mi sono pervenute le intimazioni di pagamento equitalia da parte di un ufficiale giudiziario, ma fino ad ora non ho poi ricevuto la visita per il pignoramento effettivo. Sono nullatenente ha solo i conti dello studio intestati a me e i conti personali

    La rateizzazione costa oltre 600 euro circa ma prevedo che salirà a circa 800 e passa, quindi non posso mantenerla pur volendo per adesso.

    Piuttosto che pagare 800 euro a questi personaggi stavo pensando di cambiare residenza avvicinandomi ai miei genitori affittando un monolocalaccio che un povero pensionato sociale mi cede per 200 euro al mese senza mobili che metterò io (almeno i soldi sacrificati vanno a qualcuno che ne ha più bisogno).

    La mia domanda è essendo nulla tenente trasferendo là il tutto compreso attività possono rompere le scatole lo stesso nella vecchia residenza ? Chiaramente provvederò in tempi brevi a comunicare al vecchio comune di residenza la cancellazione e al nuovo farò richiesta di nuova residenza, all’interno metterò solo la cucina, il letto ed una mezza scrivania rotta per giunta.

    Nel caso in cui l’ufficiale venga nel frangente del cambio, mia moglie può opporgli il cambio di residenza in qualche modo ? Stavo pensando anche di fare una separazione consensuale per toglierla da questo impiccio.

    Grazie in anticipo per la risposta

    • La sensazione è che lei tema un pignoramento presso la residenza del debitore. In questa ipotesi, laddove non si riesca a dimostrare la proprietà di terzi per mobili, arredi ed utilità presenti nell’attuale residenza, Equitalia potrebbe procedere al loro pignoramento.

      Va tuttavia aggiunto che difficilmente il concessionario per la riscossione si affida a questo tipo di azione esecutiva (molto inefficace) a meno che non vi sia il giustificato sospetto di rinvenire nella residenza del debitore beni di valore consistente rispetto al credito da escutere (quadri d’autore, mobili di antiquariato, gioielli eccetera).

      Premesso quanto sopra, non può essere taciuto che, fino a quando il cambio di residenza non sarà divenuto effettivo, la sua consorte non potrà opporre alcunché all’ufficiale giudiziario, in occasione di una sua eventuale visita. E, inoltre, all’ufficiale giudiziario, anche qualora egli procedesse al pignoramento presso la nuova residenza, va resa una dichiarazione in cui devono essere indicati tutti i beni nella disponibilità (non proprietà) del debitore.

      Certamente una separazione consensuale taglierebbe la testa al toro. Ma potrebbe essere davvero una soluzione spropositata rispetto al problema, a meno che, ripeto, nella casa in cui lei adesso vive non siano presenti beni di pregio.

      Lei scrive Sono nullatenente ho solo i conti dello studio intestati a me e i conti personali. Ecco, io piuttosto, mi preoccuperei di gestire quei conti correnti, facendo in modo che su di essi vi sia, costantemente, la sola liquidità sufficiente per quelle operazioni di ordinaria amministrazione, prossime nel tempo, che non possono essere effettuate cash.

      In effetti, il pignoramento da parte di Equitalia dei conti correnti intestati a lei è lo scenario più probabile e verosimile.

    • fraper79 ha detto:

      Grazie per le info e per la celere risposta, nella casa in cui vivo chiaramente non ci sono beni di pregio e di valore, con mia moglie comunque siamo in separazione dei beni ma ripeto non abbiamo nessun tipo di comodato. La nuova casa è vuota dovrò mettergli io dentro dei mobili, ma l’elenco dei beni a cui lei fa riferimento sono quelli della vecchia casa che sto lasciando oppure della nuova ? Perchè se sono della nuova casa potrebbero pignorare esclusivamente una scrivania da 25 euro scarsi, ed una sedia, divano letto dove dormirei (essendo una stanza + bagno) non credo che una volta confermata la residenza possano andare lo stesso nella precedente residenza o lo possono fare ?

      Inoltre se posso farle una ulteriore domanda, una volta redatto il verbale nell’attuale residenza prima del cambio effettivo se poi entro 60 giorni non vendono il tutto, il prossimo verbale dovrebbero farlo nella nuova casa è giusto ? oppure dico una serie di cavolate stratosferiche ?

      Grazie per l’aiuto.

      Fra.

    • Fino a quando non sarà effettiva la nuova residenza, è pignorabile tutto quanto presente nella vecchia residenza.

      Il fatto su cui non sono stato evidentemente chiaro è che, quand’anche il successivo pignoramento avvenisse nella nuova residenza (con esito ampiamente negativo) lei dovrebbe dichiarare di non avere beni nella propria disponibilità in altri luoghi. Il che costituirebbe, oggettivamente, un falso.

      Per beni disponibili intendo anche quelli di cui non si è proprietari, ma dei quali non è possibile dimostrare la proprietà di terzi. E, dunque, i beni presenti nella residenza di sua moglie. Anche se il regime economico patrimoniale adottato è quello di separazione dei beni, mi sembra purtroppo di capire, sua moglie non è in grado di dimostrare che quei beni sono stati acquistati da lei.

      Anche i suoi suoceri, questa è l’ipotesi che formulo, non si trovano in condizione di dimostrare la proprietà dei beni disponibili al debitore presso la residenza della propria moglie.

      Le sto rispondendo, naturalmente, su uno scenario di riscossione coattiva che, personalmente, ritengo poco probabile dopo le sue precisazioni sulla consistenza dei beni presenti in casa (la vecchia e la nuova).

    • fraper79 ha detto:

      Grazie Simone per la pazienza, mi rendo conto di rompere le scatole, volevo chiedere ma ai fini della dichiarazione di non avere disponibili altri beni mi conviene dirlo direttamente all’ufficiale giudiziario che mi auguro non verrà nella nuova residenza oppure al momento dello spostamento faccio fare un comodato d’uso gratuito dai miei suoceri a mia moglie sui beni presenti nella nostra casa attualmente ?

      Mi converebbe fare una vendita di tutto agli stessi suoceri e poi fare un comodato ?

      Grazie sempre e mi scuso per l’enorme mole di domande..

    • La dichiarazione va resa e sottoscritta all’ufficiale giudiziario, con tutte le conseguenze che possono derivare dall’aver dichiarato, eventualmente, il falso.

      Relativamente al contratto di comodato, stipulato e registrato dal debitore, la giurisprudenza, negli ultimi tempi, ha cambiato orientamento. L’ufficiale giudiziario procede egualmente al pignoramento. I terzi proprietari dei beni pignorati devono ricorrere al giudice per le esecuzioni e dimostrare che, pur essendo i beni nella disponibilità del debitore, quest’ultimo non ne era l’effettivo proprietario.

    • fraper79 ha detto:

      Grazie ancora Simone, ho compreso tutto, quindi mia moglie nell’ipotesi dovrebbe poi ricorrere al giudice con un legale e con il comodato d’uso ammesso che il giudice poi accetti il tutto.

      In ogni caso ti terrò informato sugli eventi, posterò il tutto sempre qui magari altri amici nella stessa sventura potranno fare tesoro della mia esperienza e muoversi per tempo.

      Grazie infinite per i consigli e le delucidazioni ti auguro buon lavoro e tanta fortuna.

      Francesco

    • Non con il contratto di comodato d’uso si attesta la proprietà dei beni. Sua moglie dovrebbe esibire fatture di acquisto, oppure presentare al giudice prove testimoniali sulla proprietà dei beni pignorati.

  2. ANNA ha detto:

    aono nubile con figlia lui sposato separato vuole mettere residenza se avesse debiti a cosa vado incontro

    • cocco bill ha detto:

      Ciao Anna. Con un pignoramento presso la residenza del debitore potrebbe eventualmente essere pignorato qualsiasi mobile, elettrodomestico, tv, quadro, valore trovato in casa. A meno che non si dia prova che i beni pignorandi non sono di proprietà del debitore attraverso l’esibizione all’Ufficiale Giudiziario di fatture descrittive da parte dell’effettivo proprietario.

      Per approfondimenti e maggiori dettagli ti suggerisco di inserire eventuali altre domande in questo forum.

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