DOMANDA
Sono intestataria di una parte di casa (un negozio, particella catastale a sé) e ho dei debiti con l’Agenzia delle Entrate che ha ipotecato la mia parte: oltre all’ipoteca dell’Agenzia delle Entrare ho un ipoteca di primo grado con la banca per un mutuo che sto regolarmente pagando.
Se dovessi vendere la mia parte e pagare la parte di mutuo rimasta e quindi togliere l’ipoteca di primo grado della banca, l’acquirente rimarrebbe però con l’ipoteca di secondo grado dell’agenzia delle entrate? Passa automaticamente a lui? Ci sono soluzioni?
Inoltre, se vendo l’immobile con un’ipoteca della banca di primo grado e un’ipoteca dell’agenzia delle entrate di secondo grado, ma il valore di vendita dell’immobile riesce a coprire solo l’importo per saldare il debito della banca rimane poi all’acquirente l’ipoteca dell’agenzia delle entrate?
RISPOSTA
In queste situazioni il rogito notarile può avvenire con la partecipazione, oltre che del venditore e dell’acquirente, anche della banca che ha erogato il mutuo nonché dell’Agenzia delle Entrate Riscossione: l’acquirente paga il prezzo concordato, l’importo del mutuo residuo va alla banca e se c’è ancora capienza viene saldato il debito vantato dal creditore esattoriale. I creditori soddisfatti forniscono al notaio la liberatoria per la cancellazione ipotecaria e quanto eventualmente resta va al venditore ex debitore.
Se non c’è capienza per saldare il debito esattoriale grantito da ipoteca secondaria, sulla casa resta l’ipoteca iscritta dall’Agenzia delle Entrate esattoriale con il rischio di espropriazione.
13 Febbraio 2021 - Paolo Rastelli
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