Truffe online – Riconoscerle per evitarle

Phishing informatico e truffa online, tutela consumatore - truffe












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Vorrei saperne di più sulle più comuni truffe che circolano sul web, al fine di poterle evitare quando mi ci trovo di fronte.

Potete aiutarmi?

Il mondo di Internet ci ha aperto un’infinita mole di opportunità da ogni punto di vista, sia privato che professionale: tutti almeno una volta hanno effettuato un acquisto online, o si sono iscritti ad una piattaforma social.

Senza dimenticare le maggiori possibilità per il mondo del lavoro, grazie a uno scambio di proposta e offerta su scala globale impensabile fino a qualche decennio fa. Con i moderni sviluppi della tecnologia poi siamo sempre costantemente connessi, con tutti lati positivi e negativi che ne derivano.

Internet però non è solo un mondo tutto rose e fiori: nonostante gli sforzi delle autorità (polizia postale in primis), dietro siti di aziende o profili di persone spesso e volentieri si nascondono delle vere e proprie frodi. Parafrasando il titolo di un noto film potremmo dire che ‘la truffa corre sul web’. Nel gergo virtuale spesso questi comportamenti scorretti vengono anche chiamati ‘scam’, prendendo a prestito il termine inglese ‘scam’, che indica proprio il truffare, soprattutto in riferimento a frodi di entità non particolarmente elevata. Quali sono i settori più colpiti dai furbacchioni di internet quindi?

Purtroppo, individuare le attività prese maggiormente di mira è un compito alquanto arduo.

Tra le segnalazioni che più spesso vengono portate all’attenzione della polizia postale c’è quella relativa al gioco online.

Quando c’è di mezzo il tavolo verde e la possibilità di acciuffare qualche vincita, il livello di diffidenza e di cautela si abbassa sensibilmente: il giocatore inizia a pensare più a quello che può vincere piuttosto che a quello che potrebbe perdere affidandosi a portali poco seri. Ma non bisogna assolutamente fare di tutta un’erba un fascio, come si suol dire: casino.com è un casinò online di fiducia autorizzato dall’ADM (Agenzia delle dogane e dei monopoli) e perfettamente in linea con i più elevati standard del settore del gambling online.

Una tipologia di truffa in forte crescita è quella relativa al ‘man in the middle’, una sorta di evoluzione del classico pishing. Entrambi i comportamenti mirano a ottenere le informazioni del malcapitato, soprattutto dati personali, password e dati bancari. Nel pishing il raggiro avviene facendo rilasciare spontaneamente dalla vittima queste informazioni, mentre nel ‘man in the middle’ il malintenzionato assume l’identità di un altro soggetto ed entra in contatto con la vittima, negoziando beni o servizi ad esempio. La fantasia dei truffatori si sbizzarrisce in ogni modo, apportando varianti sempre più sofisticate alle proprie tecniche truffaldine.

Inutile dire che le storie d’amore sono un altro terreno di caccia degli scammer, grazie all’aiuto dei social network e delle piattaforme che nascono proprio con l’obiettivo di far conoscere ai loro utenti la fantomatica ‘anima gemella’. La parabola della storia in genere è sempre la stessa: il predatore individua una facile vittima del raggiro e inizia a corteggiarla come se fosse interessato a una conoscenza seria, mantenendo una presenza costante ma non invadente.

Quando è riuscito a ottenere la fiducia della vittima, iniziano le richieste di tipo economico, spesso giustificate dai costi di mantenere una relazione virtuale (denaro per un nuovo smartphone o un nuovo computer).

Da lì in poi, è sempre un crescendo di richieste economiche fino al finale: o la sparizione dello scammer, o la denuncia fatta dalla vittima alla polizia postale.

Che si tratti di un fenomeno di phishing, di uno scam sentimentale, o di una truffa su un acquisto online, la parola d’ordine è: occhi aperti! In che modo?

Per prima cosa, Internet è un pozzo di San Patrizio per quello che riguarda informazioni e notizie: se a risentirne è la nostra privacy, è giusto anche approfittare di questo canale illimitato di conoscenza. Quindi ogni volta che si entra in contatto con un venditore, un’azienda che offra beni o servizi, o in generale un soggetto che potrebbe ricevere denaro o informazioni, la prima mossa da fare è cercare delle informazioni sul web.

Se si riesce a trovare solo il sito dell’azienda o della società, la situazione è abbastanza anomala. Ormai ogni attività ha delle recensioni che i clienti lasciano e che sono visibili su Internet. Inoltre ogni azienda fa il possibile per avere visibilità su motori di ricerca come Google: una società fantasma non promette molto bene quindi, e sarebbe più prudente procedere a ulteriori controlli o chiedere addirittura dei documenti che diano delle certezze. Nei casi di evidente tentativo di truffa, è doveroso segnalare il soggetto alle autorità in modo che provvedano agli opportuni accertamenti.

Nei casi di phishing, man in the middle o anche fake crowdfunding, il danno può essere evitato prima, ovvero installando sul pc dei sistemi antivirus e antimalware. Oltre a questo, è importante fare molta attenzione quando si accede all’home banking (meglio prediligere l’accesso a due fattori), oltre che aggiornare spesso il sistema operativo del pc e modificare le password. Va da sé che messaggi o email con richieste di finanziamento non vanno nemmeno aperti, così come quelli che annunciano somme stratosferiche in regalo da qualche non ben identificato principe generoso dei Caraibi.

Cambiano i tempi e le modalità, ma l’astuzia dei truffatori sembra non passare mai di moda.

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31 Luglio 2020 · Andrea Ricciardi

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