Prelazione agraria e vendita di un terreno agricolo
Sono venuto a conoscenza che mio padre, deceduto, era possessore di un terreno cui ignoravo l'esistenza e di conseguenza ho provveduto a presentare la successione e ora è regolarmente a me intestato: il terreno è più che altro una striscia longitudinale confinante con altri due fondi che in precedenza erano di mio padre ma che poi furono venduti. Tutti i terreni sono a destinazione agricola. Un confinante con la restante striscia di terreno si è offerto di acquistarla, ed ho accettato. Però quando eravamo in procinto di concretizzare la compravendita ho visto scritto nell'atto notarile che il sottoscritto dichiarava che detto terreno non conserva prelazione agricola. Mi sono insospettito e ho voluto approfondire la situazione: difatti i confinanti sono coltivatori diretti. Quindi, alla base di tutto questo, prima di effettuare il rogito deve essere presentata la rinuncia dei confinanti con la striscia di terreno, oppure posso procedere regolarmente? Grazie ...
Ho contratto dei debiti con dei privati e da poco è venuta a mancare mia madre che ha lasciato l'appartamento di famiglia a me e i mie fratelli, se rinunciassi all'eredità il creditore potrebbe impugnare tale rinuncia, se accettassi l'eredità sarei aggredibile direttamente. Sono dunque rimasto inerte dopo aver fatto la sola dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate nei termini e per non incorrere in sanzioni. Potrebbe il mio creditore accettare l'eredità in mia vece, ai sensi dell'art. 2900 del codice civile,in quanto i presupposti per la surroga previsti dal codice civile sono l'inerzia del debitore nell'esercitare diritti di natura patrimoniale (come accettare l'eredità?). ...
Eredità ed azione di riduzione - quota di legittima (non disponibile o di riserva) e quota disponibile A tutela dell'interesse generale alla solidarietà familiare, l'ordinamento giuridico prevede che i più stretti congiunti del de cuius hanno il diritto di ottenere, anche contro la volontà del defunto e in contrasto con gli atti di disposizioni dallo stesso posti in essere, una quota di valore del patrimonio ereditario e dei beni donati in vita dal defunto stesso (diritto di legittima o di riserva). La legge configura così una successione necessaria, in forza della quale le disposizione del defunto lesive della quota di legittima, pur non essendo invalide, sono tuttavia soggette a riduzione, sono cioè suscettibili, su domanda del legittimario leso (azione di riduzione) di essere private della loro efficacia giuridica nella misura necessaria e sufficiente a reintegrare il diritto del legittimario. In tal senso, l'azione di riduzione si distingue dalle azioni dirette ...