Nostro padre, rimasto vedovo, ha acquistato un immobile, intestandoselo come prima casa, e pochi mesi dopo ha contratto un nuovo matrimonio, in regime di comunione dei beni. Nel caso dovesse venire a mancare, come sarebbe ripartita l’eredità dell’immobile tra i due figli ed il coniuge superstite?
Se il de cuius lascia testamento può liberamente assegnare 1/4 a chi vuole (anche al coniuge superstite, ad uno solo dei due figli, o al primo che passa), mentre un quarto tocca al coniuge e a ciascuno dei due figli (quote di legittima).
In questa ipotesi, ad esempio, il coniuge superstite potrebbe ottenere la metà dell’immobile ed un quarto potrebbe andare a ciascuno dei due figli: non ci sarebbe nulla da eccepire.
Se, invece, non c’è testamento, l’immobile viene ripartito con la quota di un terzo a ciascuno degli eredi (coniuge superstite e i due figli).
7 Dicembre 2017 · Patrizio Oliva