Dichiarazione di successione con testamento impugnato

La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all'eredità, dai legatari entro 12 mesi dal decesso del de cuius












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È possibile presentare dichiarazione di successione nonostante il testamento sia stato impugnato e, in caso affermativo, occorre comunque ripartire secondo le volontà testamentarie (impugnate) del de cuius?

La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi, dai chiamati all’eredità, dai legatari entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente: eventuali ritardi oltre i dodici mesi vengono puniti gravando le imposte dovute con interessi moratori e sanzioni. In altre parole bisogna pagare le imposte sull’eredità: poi come i chiamati all’eredità ed i legatari, ripartiranno la spesa e come compenseranno la spesa dopo la divisione ereditaria è un problema interno che riguarda solo gli eredi e i legatari i quali, si ricorda, sono fra loro debitori solidali per il pagamento delle imposte sull’eredità.

La dichiarazione di successione può essere presentata anche dal curatore della comunione ereditaria o da uno degli eredi.

L’azione di impugnazione e di annullamento del testamento riguarda, invece, la ripartizione delle quote ereditarie fra eredi e legatari e nulla ha a che vedere con la dichiarazione di successione che ha scopi esclusivamente fiscali ed è commisurata al valore complessivo dei beni lasciati in eredità dal defunto.

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27 Luglio 2023 · Giorgio Martini

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