La banca deve liquidarmi, in qualità di erede unica, l’importo del c/c e del deposito titoli in quanto ho già compiuto tutti i passi presentando la denuncia di successione e altro.l’ufficio legale ha dato via libera.
Purtroppo sono però impossibilitata fisicamente a recarmi in banca quindi mi viene richiesta una procura notarile per compiere le ultime operazioni.
Non ero nè cointestataria nè delegata sul c/c di mia madre (de cuius).
In un primo momento la banca ha richiesto una procura speciale cioè limitata alle due operazioni necessarie, ovvero la chiusura del c/c ed del deposito titoli intestati al de cuius ed il rilascio di un assegno oppure l’apertura di un nuovo c/c e dossier titoli a mio nome in modo tale che io possa trasferire le relative somme presso un altra banca.
Poi invece, dopo che ho contattato il notaio e gli ho fornito i dati, la banca ha cambiato versione e ha richiesto una procura totale cioè la persona delegata deve avere ampi poteri. Perchè?
Non mi sembra necessario. Hanno risposto che il notaio sa come comportarsi.
In conclusione il notaio ha aumentato il costo della procura, dicendo che è una procura totale. Sono invalida e da sola e non vorrei incorrere in qualche rischio.
Il codice civile e le leggi che regolano la procura e il mandato, si limitano a riferire che a differenza della procura generale – che non ha uno scopo ben preciso e circoscritto – con la procura speciale il soggetto che vuole farsi rappresentare (comparente) affida al rappresentante (procuratore) la gestione di una o più operazioni ben determinate, alla cui conclusione cessa la validità della procura stessa.
Nonostante la scarsa importanza che ciò possa avere, conveniamo con lei che è generalmente sconsigliato conferire una procura generale, visti gli illimitati poteri che essa attribuisce al procuratore: la procura generale, infatti, è rilasciata a tempo indeterminato ed è efficace fino a revoca.
Per tentare di risolvere la controversia, le suggerisco, allora, di inviare, rigorosamente con raccomandata AR, un reclamo scritto alla banca, lamentando come in un primo tempo fosse stata richiesta una procura speciale successoria, solo successivamente sia stata rilevata l’esigenza di una procura generale, che quest’ultima comporta un non trascurabile aumento di costi notarili, che non è stata fornita una adeguata motivazione che giustificasse l’intervenuta decisione di adottare una diversa procedura per regolare la liquidazione del saldo di conto corrente e del conto titoli all’erede e che, infine, la procura generale la espone a rischi superflui, che lei non intende correre.
Decorsi 30 giorni dalla data in cui il reclamo perverrà al destinatario, in caso di silenzio o di risposta non soddisfacente, potrà rivolgersi direttamente all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), previo versamento di 20 euro (diritti di segreteria) che le saranno restituiti in caso di accoglimento del ricorso.
Il ricorso può essere presentato on line, seguendo le istruzioni contenute in questa pagina, e, cosa importantissima, non richiede l’assistenza tecnico legale di un avvocato.
Nella breve memoria che illustrerà all’Arbitro i termini della controversia, e che ricalcherà, sostanzialmente, quanto avrà già riportato nel reclamo alla banca, potrà anche aggiungere che i consolati italiani, per i cittadini residenti all’estero, in un contesto dove la procura a terzi è uno strumento molto diffuso, prevedono, per le pratiche successorie, la sola procura speciale. Qui, un esempio.
9 Dicembre 2018 · Ludmilla Karadzic