Siti e-commerce – Conoscere le tecniche manipolatorie


Qualche giorno fa, la Commissione europea ha pubblicato i risultati di un’indagine a tappeto dei siti web del commercio al dettaglio.





Molte volte, quando effettuo acquisti su internet tramite siti di e-commerce, mi sembra di essere manipolato, oppure orientato, verso scelte quasi decise a tavolino dall’algoritmo del sito web.

E’ possibile?

Qualche giorno fa, la Commissione europea insieme alle Authority nazionali per la tutela dei consumatori degli Stati membri, ha pubblicato i risultati di un’indagine a tappeto dei siti web del commercio al dettaglio.

Il controllo ha riguardato 399 negozi online di vendita al dettaglio di prodotti tessili ed elettronici e i risultati sono disarmanti: quasi il 40% dei siti web esaminati si avvale di pratiche di manipolazione per trarre vantaggio dalle vulnerabilità dei consumatori o per raggirarli!

L’analisi si è incentrata su tre tipi specifici di pratiche di manipolazione, che spesso spingono i consumatori a compiere scelte non necessariamente nel loro interesse. Si tratta dei cosiddetti “modelli oscuri” (“dark pattern”), che comprendono: conti alla rovescia fittizi; interfacce web concepite per indurre i consumatori ad acquisti, abbonamenti o altre scelte; informazioni occulte.

Dai controlli è emerso che 148 siti contenevano almeno uno di questi tre modelli oscuri:

  • 42 siti web hanno utilizzato conti alla rovescia fittizi
  • 54 siti web hanno orientato i consumatori verso determinate scelte (abbonamenti a prodotti più costosi) per mezzo della progettazione visiva o di scelte redazionali.

Si è riscontrato che 70 siti web occultavano informazioni importanti o le rendevano meno visibili per i consumatori.

Ciò riguardava, ad esempio, informazioni sui costi di consegna o sulla disponibilità di un’alternativa meno costosa.

E ben 23 siti web occultavano informazioni per indurre i consumatori a sottoscrivere un abbonamento!
E l’indagine non ha risparmiato neppure le app di 102 siti web controllati, riscontrando anche in 27 di esse almeno una delle tre categorie di modelli oscuri.

Didier Reynders, Commissario per la Giustizia, ha annunciato che la Commissione sta rivedendo tutta la legislazione di tutela dei consumatori per garantire che sia adeguata all’era digitale e valutarne l’efficacia nel contrasto ai modelli oscuri.

Ma ha anche sollecitato le autorità nazionali ad intervenire con maggiore vigore! Sono proprio le Authority nazionali, infatti, come la nostra Autorità Garante della concorrenza e del mercato, ad essere responsabili dell’applicazione della normativa dell’UE in materia di tutela dei consumatori.

Grazie all’aggiornamento delle norme europee, dispongono ora di maggiori poteri per adottare misure rapide nei confronti degli operatori commerciali disonesti, ma le sanzioni, almeno in Italia sono spesso tardive e -soprattutto- di importo del tutto inadeguato a svolgere una reale efficacia deterrente.

Insomma, nella maggior parte dei casi alle imprese conviene continuare ad attuare comportamenti scorretti. Sarà così fin quando le multe non supereranno l’utile fatto a discapito dei consumatori.

26 Aprile 2023 · Gennaro Andele


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