Nella fattispecie di un sinistro stradale con scontro tra due veicoli, per la valutazione della colpa, non importa che uno dei due automobilisti non abbia rispettato l'obbligo di precedenza: va verificata anche la condotta dell'altro conducente. Nel caso di scontro tra veicoli, l'accertamento della intervenuta violazione, da parte di uno dei conducenti, dell'obbligo di dare la precedenza, non dispensa il giudice dal verificare il comportamento dell'altro, onde stabilire se quest’ultimo abbia a sua volta violato o meno le norme sulla circolazione stradale ed i normali precetti di prudenza, potendo l'eventuale inosservanza di dette norme comportare l'affermazione di una colpa concorrente. E' quanto emerge dalla sentenza 24676/14 della Suprema Corte. Non basterà più, per evitare eventuali percentuali di colpa in un sinistro stradale, provare che l'altro automobilista coinvolto nel'incidente non abbia rispettato l'obbligo di precedenza. Secondo quanto disposto da piazza Cavour, nell'ambito di un sinistro stradale, vanno verificate le responsabilità di ...
Sinistro stradale » Avere la precedenza all'incrocio non esclude la prudenza
In un sinistro stradale, avvenuto presso un incrocio, avere il diritto di precedenza non sempre comporta la ragione ai fini del risarcimento. In tema di circolazione stradale, il diritto di precedenza non esclude il dovere del conducente “favorito” di osservare a sua volta le normali prescrizioni di prudenza e di diligenza. D'altronde, nella circolazione stradale il conducente è tenuto a prevedere anche le condotte imprudenti altrui. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 46818/14. Secondo quanto chiarito dalla suddetta pronuncia, nell'ambito di un sinistro stradale, avere la precedenza all'incrocio non legittima un comportamento distratto, indifferente o, imprudente. Quando l'automobilista non segue le basilari regole di accortezza pur avendo la precedenza, gli può essere riconosciuta una percentuale di colpa dell'incidente. A parere dei Giudici di piazza Cavour, infatti, nel corso della circolazione stradale il conducente ha l'onere di prevedere anche le condotte imprudenti altrui. E' buona ...
Nell'ambito di un sinistro stradale avvenuto presso un incrocio, anche se si dispone del diritto di precedenza, non bisogna eccedere i limiti di velocità, ma va tenuta una guida prudente: al contrario, la multa è valida. L'automobilista non può utilizzare come appiglio difensivo la propria provenienza da destra, perché l'eventuale diritto di precedenza non esime dall'obbligo di prudenza. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22358/14. Da quanto si evince dalla pronuncia in esame, avere il diritto di precedenza non esime dall'obbligo di prudenza. Infatti, chi si immette nell'incrocio a velocità elevata, senza vedere chi sopraggiunge dall'altra parte, è comunque responsabile del sinistro stradale, pertanto la multa ricevuta è valida. Praticamente, avere il diritto di precedenza non legittima a compiere azioni avventante e a disinteressarsi delle altre automobili presenti nelle immediate vicinanze. È buona norma, infatti, guardare sempre se la strada è occupata da altre vetture, ...