Ho pagato il saldo stralcio, ma continuano a chiamarmi le agenzie di recupero credito. Io ho anche la dichiarazione della banca che una volta pagato la cifra parziale pattuita, nulla verrà più preteso.
Ho chiamato la sede centrale e mi hanno detto che questa situazione devono risolverla in filiale dove ho chiesto il prestito personale; la filiale, però, mi dice il contrario. Come devo fare a farmi dare la liberatoria? Le agenzie di recupero crediti una volta che gli spiego la situazione e gli mando gli allegati dell’accettazione e dei bonifici fatti, per un po’ non richiamano più. Ma, dopo qualche mese, mi chiamano di nuovo: rispiego la situazione un altra volta e mi dicono che non devo più nulla e che la banca sta facendo un casino. Come faccio ad uscire da questa situazione?
Nella sua situazione tenterei un ricordo all’Arbitro Bancario Finanziario: deve innanzitutto presentare, con raccomandata A/R, formale reclamo all’istituto bancario chiedendo ragione dei fatti che sembrerebbero ipotizzare la vendita del credito a società di recupero nonostante la conclusione dell’accordo transattivo. Con particolare enfasi riguardo l’indecente rimpallo di responsabilità fra sede centrale e filiale ai danni del cliente, abbandonato a se stesso.
Decorsi 30 giorni dal ricevimento della raccomandata AR da parte della banca inadempiente, in mancanza di una risposta o a fronte di una giustificazioni, che non potranno essere che farfugliate, potrà procedere a presentare ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.
La procedura di ricorso all’ABF è molto semplice, il dossier può essere trasmesso per posta e non è necessaria l’assistenza legale. Serve solo saper riportare con dettaglio e chiarezza i fatti nell’istanza. Va poi allegata tutta la documentazione in possesso a supporto degli eventi descritti in ricorso.
5 Aprile 2017 · Ludmilla Karadzic