DOMANDA
Scrivo per avere chiarimenti in merito a una rivalsa CONSAP: nel 2009 il mio compagno, poco più che ventenne, voleva vendere il suo scooter cinquantino, il mezzo non era assicurato e ingenuamente l’ha fatto provare all’interno del cortile ad un possibile acquirente all’epoca minorenne ma presente con il padre. Il ragazzo però invece che rimanere nel cortile è uscito e dopo 300 metri ha perso il controllo e investito una signora sul marciapiede.
Ora, dopo 11 anni a settembre 2020 il mio compagno ha ricevuto un avviso di intimazione al pagamento da parte di CONSAP che fa rivalsa su di lui per il risarcimento erogato alla signora per un totale di 70 mila euro. Preciso che negli anni non abbiamo ricevuto notizie in merito al risarcimento e che la causa era stata chiusa per inesattezze da parte dell’avvocato della signora. Non sappiamo quando e di quanto è stata risarcita la signora e sulla lettera ricevuta non ci sono indicazioni in merito.
Tramite avvocato abbiamo scritto a CONSAP chiedendo la prescrizione in quanto sono passati più di 10 anni dal fatto ma questa non è stata accettata e ieri è arrivata l’iscrizione a ruolo e il pagamento entro 60 giorni. Noi ovviamente non abbiamo la somma che ci viene chiesta ma è giusto che a pagare sia il mio compagno anche se non ha provocato lui l’incidente?
Possiamo in qualche modo fare rivalsa sul conducente? Abbiamo casa cointestata con mutuo cointestato da due anni, possono pignorarla anche se è prima casa e in presenza di minori? nel caso per il 100% o solo per 50%?
RISPOSTA
Nessun suggerimento o rimedio è possibile dispensare: si tratta delle frequenti azioni messe in atto con la leggerezza giovanile che poi si pagano amaramente nella maturità. Nessuna rivalsa può essere effettuata nei confronti del conducente allora minorenne e privo di patentino: anzi, questi potrebbe citare il proprietario del cinquantino per il risarcimento dei danni da lui stesso riportati nel sinistro, dal momento che il ciclomotore, già privo di assicurazione per la responsabilità civile, fu incautamente affidato dal proprietario maggiorenne ad un soggetto addirittura privo di abilitazione e minorenne. La rivalsa avrebbe avuto un senso solo in caso di furto del veicolo.
Mi pare strano che l’avvocato abbia scritto a CONSAP per eccepire l’intervenuta prescrizione: con i tempi della giustizia italiana è normale che la sentenza di quantificazione del danno e condanna al risarcimento sia stata emessa solo recentemente e, com’è noto, la prescrizione decennale decorre dal momento in cui la sentenza, non opposta dalla parte soccombente (il suo compagno), diventa definitiva. La Consap, che gestisce il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada (FGVS) ha risarcito il danno subito dalla signora vittima del sinistro causato dal cinquantino privo di assicurazione nonché guidato da soggetto minorenne e non abilitato, ed ora deve recuperare quanto versato escutendo il responsabile, ovvero l’allora proprietario del veicolo non assicurato per la copertura dei rischi da responsabilità civile ed incautamente affidato ad un minorenne sprovvisto di patentino.
Conviene trasferire in capo ad un solo soggetto (il comproprietario non debitore) la comproprietà della casa, anche se nei cinque anni successivi, la Consap potrà avvalersi dell’azione di revocatoria ordinaria dell’atto di trasferimento della comproprietà.
Se il suo compagno percepisce reddito, potrà concordare con la Consap un piano rateale di rientro dal debito: sarà come accollarsi un altro mutuo.
20 Gennaio 2021 - Loredana Pavolini
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