DOMANDA
Mi trovo in difficoltà a pagare la rata del mutuo alla scadenza, ma la pagherei con alcuni giorni di ritardo (5-6): la banca ha minacciato conseguenze gravissime, suggerendomi di farmi prestare i soldi da parenti o conoscenti per pagare alla scadenza. Cosa possono fare concretamente se ritardo qualche giorno il pagamento? Sono stati evasivi, han parlato genericamente di segnalazioni e altre conseguenze gravi. Grazie a chi risponderà.
RISPOSTA
Ritardando il pagamento della rata del mutuo si può andare incontro a segnalazioni nel Sistemi di Informazione Creditizia (SIC) oltre al sicuro addebito di interessi moratori come da previsioni contrattuali: per quel che riguarda le segnalazioni nel Sistema di Informazioni Creditizie, per esempio in EURISC gestito dalla Centrale Rischi di Intermediazione Creditizia (CRIF), a seguito di ritardi (anche di un solo giorno) del mutuatario nel pagamento delle rate in scadenza, i ritardi relativi a due rate saranno visibili per 12 mesi dalla data in cui la segnalazione verrà effettuata; i ritardi superiori a due rate saranno visibili per 24 mesi dal verificarsi dell’evento. Ricordiamo, per inciso, che il SIC in cui il ritardatario può essere segnalato per irregolarità (riardi o morosità conclamate) dipende dal Sistema a cui aderisce volontariamente (o è obbligato ad aderire) il creditore e che oltre alla EURISC di CRIF esistono altri SIC privati come il CTC (Consorzio per la Tutela del Credito) o i SIC gestiti da Experian e Cerved oltre alla Centrale Rischi pubblica (CR) gestita dalla Banca d’Italia.
In particolare il Testo Unico Bancario (TUB) all’articolo 40 (Estinzione anticipata e risoluzione del contratto di finanziamento), comma 2, stabilisce che la banca può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. A tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata. Da tenere presente, per il calcolo delle sette rate consecutive il cui ritardato pagamento fa scattare la DBT, che ogni successivo versamento va a sanare l’irregolarità della prima delle rate precedenti versate in ritardo secondo l’accezione del TUB: questo vuol dire che se, ad esempio, salto una rata e poi riprendo il regolare versamento delle rate in scadenza, dopo sette mesi mi verrà notificata una comunicazione di Decadenza dal Beneficio del Termine.
La risoluzione del contratto di mutuo per persistente ritardato pagamento delle rate in scadenza comporta, come accennato, la Decadenza dal Beneficio del Termine (DBT) con l’obbligo di corrispondere al creditore, entro una decina di giorni ed in un’unica soluzione, l’intero importo del mutuo residuo.
Rispondendo nel merito al quesito posto dal lettore, possiamo concludere che qualora si tratti del primo ritardo nel pagamento della rata del mutuo la segnalazione verrà resa visibile nel Sistema di Informazioni Creditizie gestito dalla CRIF solo in occasione di un ulteriore ritardato pagamento (anche non consecutivo) alla scadenza. Ma saranno dovuti gli interessi moratori per il ritardo
Per il primo doppio ritardo, almeno 15 giorni prima che la segnalazione sia visibile nel SIC, per 12 mesi, l’istituto di credito notificherà al mutuatario l’avvenuto doppio ritardo e l’imminente segnalazione.
Invece, in occasione di ritardi successivi al secondo, che comportano una permanenza nel SIC per 24 mesi, non ci sarà alcun preavviso.
14 Maggio 2024 - Ornella De Bellis