Rinuncia all’eredità, saldo in rosso lasciato dalla defunta e pretese ingiustificate della banca che si indebitamente appropriata dell’ultimo rateo accreditato da INPS

Rinuncia eredità












Mia madre è deceduta lasciando il suo conto negativo: ho rinunciato alla eredità in tribunale ed e ho informato subito INPS e banca del decesso: la banca ha trattenuto il versamento della invalidità del mese successivo del decesso.

Ora la banca mi chiede di saldare inps, perché per mancanza di fondi loro non posso restituire e saldare il restante che la pensione non è riuscita a coprire, nel frattempo gli interessi aumentano. Devo pagarli io come figlia unica?

Il solito episodio di malcostume: la banca si è indebitamente appropriata del rateo di pensione che doveva essere restituito all’INPS, allo scopo di appianare, in modo illegittimo, il saldo negativo di conto corrente lasciato dalla defunta, ed ora pretende i soldi dall’erede per restituire il dovuto all’INPS. Sfortuna volle, tuttavia, che la figlia unica, chiamata all’eredità, vi avesse già rinunciato.

La banca deve restituire interamente all’INPS il rateo accreditato dopo il decesso della titolare del conto corrente, mettere a perdita il saldo negativo lasciato dalla defunta (qualche volta capita anche a loro, abituati a lucrare comodi interessi senza versare una goccia di sudore, di rimetterci qualche spicciolo) e deve lasciare in pace la figlia della correntista deceduta che ha rinunciato all’eredità, e dalla quale non può pretendere mezzo centesimo.

Conservi gelosamente la dichiarazione di rinuncia e li lasci perdere: se proprio non desidera essere importunata, alla prossima richiesta trasmetta copia della dichiarazione presentata in tribunale.

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31 Gennaio 2019 · Ludmilla Karadzic