Rinnovo permesso di soggiorno per immigrata extracomunitaria coniugata con cittadino italiano

Tra i criteri di riconoscimento iniziale, nonché di conservazione dei titoli di soggiorno previsti dalla normativa vigente, non è richiesta la convivenza effettiva, nell’ipotesi di soggetto immigrato extracomunitario coniugato con cittadino italiano (o comunque con cittadino di uno dei paesi dell’Unione Europea).

Tanto è vero che ha comunque diritto ad ottenere il permesso di soggiorno anche l’immigrata extracomunitaria divorziata dal cittadino italiano (o comunitario) così come si evince dall’articolo 7, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 30/2007.

Diverso il caso, invece, in cui le competenti autorità avessero accertato non l’assenza di convivenza effettiva fra i coniugi bensì l’esistenza di un matrimonio fittizio o di convenienza, essendo tuttora vigente il divieto di abuso del diritto e di frode, realizzabile mediante matrimoni fittizi contratti all’esclusivo fine di aggirare la normativa in tema di immigrazione.

Insomma, il carattere fittizio del matrimonio è cosa ben diversa dal requisito della convivenza fra coniugi e il difetto di convivenza non può far presumere, senza il concorso di altri elementi concordanti e univoci, un contratto di matrimonio fittizio. Specie se il matrimonio con cittadino italiano è datato (Corte di cassazione, sentenza 10925/2019).

Pertanto, con ricorso al tribunale, assistita da un avvocato, potrà ottenere la nullità del provvedimento di rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno emesso dal Questore, sempre che l’accertamento non abbia inequivocabilmente dedotto l’esistenza di un matrimonio celebrato solo allo scopo di ottenere l’agognato permesso di soggiorno.

25 Agosto 2019 · Rosaria Proietti