Riduzione della quota ereditaria spettante ad un coerede nel caso di due fratelli con padre vedovo, nell’ipotesi di testamento valido o nullo





Nel caso specifico, due fratelli e padre defunto vedovo, in caso di testamento nullo, al fratello pretermesso spetterà la metà del valore dell'eredità





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Ho intenzione di fare una riduzione della quota legittima, ma mio fratello ha già venduto quello che ha ereditato: se dovessi farla, potrei rivalermi su di lui e come?

Nell’ipotesi di due fratelli A e B, padre defunto vedovo, e con l’eredità intera lasciata dal de cuius del valore di 120 mila euro, tanto per fare un esempio, se di questa eredità si è appropriata per intero il fratello B alienandola interamente, qualora il testamento fosse dichiarato dal tribunale nullo, in quanto falso, il giudice, con sentenza e in base alle regole di successione legittima (a ciascuno dei due fratelli A e B spetta la metà del lascito del padre), stabilirà che il fratello B dovrà restituire 60 mila euro al fratello A.

Qualora, invece, il testamento che assegna tutto al fratello B fosse ritenuto valido, il giudice stabilirà, con sentenza, che l’eredità va ripartita per 2/3 a B (1/3 quota riservata a B più 1/3 quota disponibile al defunto che poteva lasciarla a chiunque, quindi anche al figlio B) e 1/3 ad A, e B dovrà restituire al fratello A pretermesso (cioè escluso dal testamento), solo 40 mila euro.

Il fratello A per recuperare quello che gli spetta potrà espropriare la casa di B se B ne possiede una, oppure pignorare la pensione o lo stipendio di B o, infine, potrà pignorare il conto corrente di B, o anche avviare tutte le azioni esecutive indicate, procedendo dapprima con espropriazione casa e conto corrente ed, infine, su pensione e stipendio per il credito residuo.

Infine, qualora il fratello A fosse in grado di dimostrare che il fratello B abbia falsificato il testamento a suo proprio vantaggio, il fratello A potrebbe far dichiarare dal giudice il fratello B indegno a succedere al genitore. In questa evenienza il fratello B, qualora non avesse figli, verrebbe condannato a restituire al fratello pretermesso A l’intero valore dell’eredità alienata a danno di A (120 mila euro nella specifica ipotesi formulata).

Ulteriori approfondimenti a questo link.

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17 Giugno 2023 · Giorgio Martini

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