Fatture tele2






In sintesi, nel Settembre ’10 ho cambiato operatore telefonico passando da Tele2 a Telecom con il codice migrazione mantenendo lo stesso numero, da allora Tele2 continua ad inviarmi fatture che puntualmente ho contestato per telefono, e-mail e raccomandata A/R specificando che non sono dovute, in quanto non usufruisco del servizio e nell’ultima intimando di non proseguire altrimenti sarò costretta a rivolgermi all’ Autorità delle comunicazioni e a un avvocato.(Suggerimento trovato su internet).

Puntualmente mi è stata inviata nuova fattura. Ora non so cosa fare, non mi posso permettere un avvocato, ma non so proprio come difendermi da queste continue pretese ingiustificate.

Addirittura, proprio oggi mi è arrivata una lettera da una società recupero crediti, con la richiesta di saldare le fatture con relativi oneri e interessi entro 7 gg.

E’ il colmo!

Che faccio? A pagare non ci penso proprio, ma se io non faccio niente và a finire che passo pure dalla parte del torto.

Al contrario di quanto accade quando il problema riguarda un meccanico, idraulico, supermercato, ecc., in caso di problemi con fornitori di servizi di telecomunicazione elettronica (gestori telefonici, fornitori di connettivita’, tv a pagamento), non si puo’ ricorrere immediatamente al giudice di pace o in tribunale.

Quindi, se ne’ la telefonata al call center, ne’ il fax, ne’ la raccomandata di messa in mora sortiscono effetto, occorre prima rivolgersi al Corecom regionale o altro organismo non giurisdizionale per una conciliazione obbligatoria.

In premessa e’ utile sapere che l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) detta precisi limiti alla possibilita’ di interrompere il servizio a seguito del mancato pagamento (parziale o totale) di una fattura.

L’utente che ravvisasse un addebito in bolletta che non riconosce, puo’ pagare la parte che ritiene legittima e immediatamente procedere con l’ufficializzazione della situazione tramite raccomandata ar di messa in mora in cui inserisce copia del versamento effettuato. Senza una risposta ufficiale da parte del gestore, occorre procedere con il tentativo di conciliazione obbligatoria.

Il primo passo da compiere e’ trovare il sito del Corecom della propria regione e scaricare il Formulario da inviare secondo le modalita’ suggerite (e’ ammessa anche la presentazione tramite fax o mail, a seconda dei Corecom).

Il Comitato procedera’ ad informare l’utente della data fissata per il tentativo di conciliazione a cui prenderanno parte, oltre all’utente (che puo’ farsi rappresentare anche da altro soggetto, non e’ necessario un legale), un avvocato del gestore e un conciliatore del Corecom.

Il conciliatore ha il compito di favorire l’accordo, ma non ha potere di decidere su torti e ragioni dell’una o dell’altra parte. Se un accordo viene raggiunto, si stila un verbale che diventa vincolante per le parti.

Altrimenti si può ricorrere al Giudice di Pace.

11 Novembre 2011 · Carla Benvenuto


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