Non sempre la voltura dei beni appartenenti al defunto in favore degli eredi comporta accettazione tacita dell'eredità: in particolare, quando l'atto di voltura, pur effettuato nell'interesse di tutti i coeredi, viene in concreto richiesto da uno solo di essi, l'accettazione tacita dell'eredità si produce solo in favore di chi vi provveda. Per gli altri eredi, infatti, è necessario riscontrare se vi sia stata o meno la spendita del nome in occasione della presentazione della denuncia di variazione catastale, ovvero se colui che sottoscrive la richiesta di voltura abbia agito quale mandatario degli altri coeredi. In breve, l'accettazione tacita di eredità può desumersi soltanto da un comportamento del chiamato all'eredità e non di altri, sicché non ricorre qualora un altro coerede, in assenza di elementi dai quali desumere il conferimento di una delega o la successiva ratifica del suo operato, abbia fatto richiesta di voltura catastale di un immobile del de ...
La funzione a cui risponde il preavviso del rilascio dell'immobile locato da parte del conduttore è quella di concedere al locatore il lasso di tempo presumibilmente necessario per reperire altro conduttore, senza perdere il diritto al compenso per l'uso dei locali; così come la funzione del preavviso dovuto dal locatore è quella di permettere al conduttore di usufruire del tempo ragionevolmente necessario per reperire altra abitazione. Pertanto, se il conduttore non mantiene il godimento dell'immobile per l'intera durata del preavviso, come avrebbe il diritto di fare, ciò è frutto di una sua libera scelta; scelta che non gli consente di pregiudicare l'interesse del locatore a conservare il diritto al compenso per l'intero periodo del mancato preavviso. Peraltro, la rinuncia al compenso per il periodo di preavviso non può desumersi dal mero silenzio del locatore alla consegna delle chiavi da parte del conduttore, ma dovrebbe risultare da dichiarazioni, atti o comportamenti ...
Ritirare la posta del defunto è accettazione tacita dell'eredità?
Ieri mia madre ottantenne, ingenuamente ha ritirato dal postino, apponendo la firma, una raccomandata indirizzata a mio padre deceduto l'anno scorso e per cui tutti noi eredi abbiamo chiesto la rinuncia all'eredità. Mio padre non possedeva beni mobili nè immobili ma aveva accumulato debiti sia con l'Agenzia che con una finanziaria. La raccomandata era di quest'ultima o meglio della società di recupero crediti alla quale i debiti di mio padre sono stai ceduti dalla finanziaria. La raccomandata conteneva l'informazione della cessione e l'invito a pagare il debito di circa 7.000 euro. Vorrei sapere se mia madre potrebbe subire un'accettazione tacita di eredità. Mia madre, inoltre, dopo la morte di mio padre a fine febbraio scorso ha presentato il 730: ad ottobre ha richiesto la rinuncia all'eredità. Al ritiro della dichiarazione abbiamo rilevato che avrebbe ricevuto lo sconto fiscale dall'Agenzia derivante da spese mediche di entrambi i genitori ma non ancora ...