Richiesta di anticipo del Trattamento di Fine Rapporto ( TFR accantonato in un fondo pensione) con pignoramento e cessione del quinto della busta paga in corso

La somma disponibile per l’anticipazione del TFR sarà pari alla differenza di quanto maturato e quanto vincolato per pignoramento e cessione












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E’ possibile richiedere un anticipo del mio TFR, attualmente presente in un Fondo pensione, nonostante abbia un pignoramento e una cessione di 1/5 dello stipendio verso una finanziaria?

Premetto che allo stato attuale delle cose il mio TFR accantonato coprirebbe tutta la somma ancora mancante relativa alla cessione del quinto; mentre la parte ancora rimanente sarebbe ancora vincolata dal pignoramento.

Alla luce di quanto indicato, chiedo se è possibile chiedere comunque un anticipo del tfr e in che percentuale.

La somma S disponibile per determinare l’anticipazione del Trattamento di Fine Rapporto erogabile, ammesso che il richiedente abbia i requisiti di legge per poterla ottenere, sarà, nella fattispecie, pari alla differenza fra importo del TFR maturato al momento della richiesta e il 20% di tale importo vincolato per la copertura di quanto dovuto al creditore che ha ottenuto la trattenuta per pignoramento, in caso di dimissioni o licenziamento del debitore. Al risultato non nullo, o non negativo, così ottenuto dovrà essere sottratto, fino a capienza, l’importo residuo (alla data di richiesta dell’anticipazione) del prestito dietro cessione del quinto vincolato dal cessionario.

Nell’ipotesi che S non risulti nullo, la possibilità di ottenere l’anticipazione è subordinata alle seguenti condizioni:

  1. il lavoratore deve avere maturato almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro;
  2. l’anticipazione deve essere contenuta nei limiti del 70% di S;
  3. l’anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro.

La richiesta, da inoltrare al gestore del fondo pensione, deve essere giustificata dalla necessità di:

  1. eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;
  2. acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile;
  3. eventuali spese da sostenere durante i periodi di fruizione dei congedi parentali e per formazione del lavoratore (articolo 5 DLgs 151/2001 e articolo 7 Legge 53/2000).

Naturalmente, condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali.

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16 Maggio 2022 · Giorgio Martini

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