Nel 2010 ricevetti una somma in prestito da un mio zio, comprovata da una ricevuta.
Lo zio è morto nel 2011, e gli eredi, pur essendo entrati in possesso della ricevuta, finora (2014) non hanno rivendicato il credito.
Ora sembra che vogliano rivendicarlo. Vorrei sapere se ne hanno il diritto, tenendo presente che nel frattempo sono state chiuse tutte le pratiche relative all’eredità, ossia la lettura del testamento, l’inventario dei beni (nel quale non compare il suddetto prestito) e la relativa suddivisione tra gli eredi, i quali hanno accettato senza alcuna riserva (di questo sono informato in quanto anche io rientro nell’asse ereditario).
Il mancato inserimento della ricevuta attestante il credito del de cuius non inficia il diritto di esigerlo da parte degli eredi.
Sarà sufficiente procedere ad una integrazione della precedente successione motivandola con la circostanza di aver rinvenuto il documento in epoca successiva.
15 Gennaio 2014 · Ornella De Bellis