Percepisco il reddito di cittadinanza ma ho ancora problemi di liquidità per pagare le bollette energetiche: in teoria il mio tetto ISEE mi consentirebbe di fruire del bonus sociale, ma non so se i due sostegni siano compatibili.
Come funziona?
Un quesito che da tempo molte persone si fanno è relativo alla presunta incompatibilità tra fruizione del reddito di cittadinanza e bonus sociale per bollette delle utenze domestiche: in teoria nulla vieta ai beneficiari del reddito di cittadinanza, di rientrare nel beneficio della riduzione delle bollette di acqua, luce e gas, per il cosiddetto bonus sociale.
Per percepire il reddito di cittadinanza le famiglie ed i singoli devono avere un Isee in corso di validità.
Questo vale per chi deve presentare richiesta per il reddito di cittadinanza ed anche per chi invece già lo ha percepito lo scorso anno e deve continuare a percepirlo anche nel 2020.
Avendo l’Isee, questi soggetti possono richiedere anche il bonus energetico, che consentirebbe loro di risparmiare sulle bollette di luce, gas e acqua, cioè sulle bollette delle utenze domestiche.
Tra l’altro l’utilizzo della card gialla con cui i beneficiari del reddito di cittadinanza incassano il sussidio, prevede anche il pagamento delle bollette domestiche.
Nel caso in cui l’Isee dei soggetti che beneficiano del reddito di cittadinanz non superi gli 8.265 euro, potrebbero presentare istanza per i bonus energetici.
Infatti, hanno diritto ad accedere al beneficio anche i titolari del reddito o della pensione di cittadinanza: naturalmente occorre presentare domanda per ottenere il bonus sulle bollette, usando lo stesso metodo di qualsiasi altra famiglia beneficiari del bonus sociale sulle bollette.
La riduzione sulle bollette di acqua, luce e gas nasce per garantire le utenze primarie a coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica o che fanno parte di un nucleo famigliare numeroso.
Ecco perché è perfettamente in linea con le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza, anche esse evidentemente, in condizioni di disagio.
Occorre ricordare che il bonus spetta a famiglie che hanno un Isee inferiore agli 8.265 euro, o sotto i 20.000 euro se hanno tre o più figli a carico.
La domanda deve essere presentata all’ufficio del Comune di residenza o presso un altro ente indicato dal Comune stesso.
Tra questi, Patronati, Caf o studi di consulenza che i Comuni possono nominare.
18 Giugno 2020 · Giovanni Napoletano