Il recupero crediti all’estero (parliamo di un debitore cittadino italiano impiegato presso un datore di lavoro svizzero) è senz’altro fattibile, ci mancherebbe. Ma le costerebbe senz’altro molto di più dei 2.500 euro (e spese) di cui lei è creditrice.
Con la prospettiva, da mettere in conto, di una azione esecutiva infruttuosa (il debitore potrebbe licenziarsi o cambiare lavoro) o, se andasse bene, di ricevere una quota mensile dello stipendio (al netto delle tasse – non conosco bene quanto sia la percentuale massima di pignorabilità dello stipendio secondo la normativa elvetica) per qualche anno.
Insomma, la prossima volta pretenda una fideiussione bancaria come garanzia per il pagamento dei canone di locazione (almeno sei mensilità, per stare tranquilla un minimo).
24 Ottobre 2017 · Loredana Pavolini