Recupero credito per mancato pagamento utenza gas





Morosità fornitura gas acqua e luce, tutela consumatore gas acqua luce





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Dopo la chiusura di un contratto domestico del gas, causa trasloco, ho ricevuto una bolletta che supera i 2000 euro e che non ho modo di saldare. Risulta una differenza enorme tra le mie autoletture e la lettura svolta dagli operatori che hanno chiuso il contatore.

Sono un dipendente statale a tempo indeterminato. Quali rischi corro?

La disattivazione della fornitura va richiesta dal cliente dopo aver inviato al venditore il recesso nel rispetto del termine di preavviso previsto dalla normativa sul recesso (massimo un mese).

La richiesta di disattivazione deve essere trasmessa dal venditore entro 2 giorni lavorativi al gestore della rete di distribuzione che, a sua volta, deve provvedere alla disattivazione della fornitura entro 5 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta.

In caso di trasloco, la lettura del contatore va effettuata dal cliente, contestualmente alle operazioni di disattivazione del contatore da parte del gestore della rete di distribuzione, quando l’utenza è ancora nella disponibilità del conduttore uscente, in modo da evitare consumi abusivi di energia e disallineamento fra l’autolettura effettuata del cliente e la lettura rilevata dagli operatori che provvedono alla chiusura del contatore.

Quello che lei rischia adesso è l’obbligo di estinguere il debito pregresso per attivare una nuova fornitura: qualora non si ponesse l’esigenza di sottoscrivere un nuovo contratto di fornitura, il creditore potrebbe procedere per il pignoramento dello stipendio. In alternativa, il credito potrebbe essere ceduto ad una società di factoring e verrà contattato dal solito addetto al recupero crediti che le proporrà una soluzione stragiudiziale di componimento del contenzioso.

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14 Gennaio 2019 · Giovanni Napoletano

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