Abbiamo spesso invitato i debitori a rivolgersi all'Autorità giudiziaria con un esposto denuncia a fronte delle insistenti telefonate effettuate dagli addetti al recupero crediti che si reiterano nel tempo, anche dopo la chiara diffida verbale del debitore ad astenersene. Il diritto del debitore a non essere molestato via telefono, o attraverso SMS, poggia sull'articolo 660 del Codice penale che configura il reato di molestia o disturbo alle persone. Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a euro 516. Anche la giurisprudenza della Corte di cassazione si è spesso occupata di chiarire in dettaglio i termini di sussistenza del reato di molestia o disturbo alle persone. Fra le altre, la sentenza 2314/1992 (sezione penale) ribadisce che, ai fini della ...
Una società di recupero crediti, che lavora per una nota catena di distribuzione alimentare, mi ha chiamato anche se non ho risposto su due numeri di telefono che non ho mai fornito. Oggi hanno fatto di più: hanno mandato un telegramma a casa di mia madre e sono 20 anni che non vivo più lì. Il postino però ha consegnato il telegramma ad un mio amico che ha il mio stesso nome che mi ha chiamato dicendomi che mi cercava questa società. L'indirizzo di mia mamma non l'ho mai fornito ad alcuno. Possono comportarsi così? Ci sono gli estremi per un reclamo? ...
Visite domiciliari non autorizzate di addetti al recupero crediti
Da qualche ho interrotto tutti i pagamenti alla finanziariacreditrice per un prestito personale e due carte revolving, non più sostenibili, per una serie di spese sopraggiunte che ho dovuto, e mio malgrado dovrò continuare ad affrontare. Ero preparato all'assalto del recupero crediti, ma probabilmente non lo si è mai abbastanza. Vivo in un appartamento con la mia compagna e le mie due figlie minorenni. La mia compagna non è al corrente della mia situazione debitoria ne tanto meno di quella di insolvenza, vorrei che le cose restassero tali. Ho dirottato la posta in arrivo presso una casella postale e diffidato il recupero crediti dall'effettuare visite domiciliari o sul posto di lavoro. Nonostante questo, la settimana scorsa, si è presentato a casa mia un addetto al recupero crediti domiciliare che, non avendo trovato nessuno, ha lasciato un avviso nella cassetta. Seppur anonimo, l'avviso ha allarmato la mia compagna. Ho inoltrato subito ...