Un nostro vicino di casa, cuoco francese residente dal 2008 in Italia, beneficiario del Reddito di Cittadinanza ha subito un incidente auto e dovrà essere risarcito con circa 12-13 mila euro. In questo caso (dato che i risarcimenti non si computano come reddito) perderebbe il diritto al Reddito di cittadinanza? E, se il risarcimento gli fosse versato su un suo conto aperto in Francia, cambierebbe qualcosa?
Il problema non si pone immediatamente: infatti esiste obbligo di comunicare all’INPS (con apposito modello RDC/PDC COM Esteso), entro 15 giorni dall’acquisizione del possesso di somme o valori superiori alle soglie previste per il patrimonio mobiliare, a seguito di donazione, successione o vincite. E non è il nostro caso, trattandosi di risarcimento danni.
Tuttavia, esiste anche l’obbligo di comunicare entro il 31 gennaio (sempre con modello RDC/PDC COM Esteso), relativamente all’anno precedente, ove non già compresa nella DSU, ogni variazione del patrimonio mobiliare, che comporti la perdita dei requisiti.
Ricordiamo che si rischia la revoca del reddito di cittadinanza qualora il saldo di conto corrente al 31 dicembre (o la consistenza media annua calcolata alla stessa data) risultasse superiore alla soglia di euro 6.000, accresciuta di euro duemila per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10 mila. Purtroppo, non è prevista una franchigia qualora l’accredito in conto corrente fosse (come nella fattispecie) riconducibile a risarcimento per danni a cose di proprietà del beneficiario o per lesioni personali allo stesso.
Quindi, la cosa migliore da fare è tentare di differire il rimborso per i danni subiti al 2021: in questo modo solo nel gennaio 2022 bisognerà comunicare all’INPS il saldo di conto corrente (o la giacenza media) al 31 dicembre 2021. Valori che risulteranno sicuramente entro la soglia se i soldi ottenuti dall’assicurazione saranno spesi (al più presto) per la riparazione del veicolo danneggiato, o nel pagamento delle spese mediche sostenute e/o in qualsiasi altro modo utile, così da portare il saldo di conto corrente al 31 dicembre 2021 (da comunicare con modello RDC/PDC COM Esteso all’INPS entro il 31 gennaio 2022) sotto la soglia di legge (anche in riferimento, attenzione, alla consistenza media annua).
Che il conto corrente di accredito della somma sia in Italia o in un paese UE ha poca importanza: i controlli sono sempre possibili.
1 Dicembre 2020 · Genny Manfredi
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