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Da diversi anni sono contitolare, con altra persona, di un conto corrente in Svizzera in CHF (disgiuntamente, con facoltà per entrambi di compiere operazioni l’uno indipendentemente dall’altro).
Entrambi ne abbiamo sempre regolarmente fatto denuncia ogni anno nel quadro RW del Mod. UNICO, inserendo ciascuno un importo pro quota pari al 50% sia della somma totale detenuta al 31/12 di ogni anno (nella Sez. II del quadro), sia delle movimentazioni in entrata ed in uscita dal conto (nella Sez. III).
In questi giorni, al momento di compilare UNICO 2012, ho però scoperto che il 13/09/2010 l’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare (la n. 45/E), in cui si disponeva che, in caso di attività finanziarie cointestate, il quadro RW deve essere compilato da ogni intestatario con riferimento all’intero valore delle attività stesse, qualora egli ne abbia la disponibilità piena. Cioè, nel mio caso, nel Mod. UNICO 2011 dello scorso anno (essendo la circolare datata settembre 2010) avrei dovuto inserire il 100% degli importi anziché il 50% come fatto da noi cointestatari.
Cosa è consigliabile fare ora:
1) Limitarsi a dichiarare il 100% del c/c in UNICO 2012 (ottemperando alla circolare dell’AdE) senza fare alcunchè relativamente agli anni precedenti, non essendoci stato alcun minor pagamento di imposta dovuta, né essendo stata nessuna somma sottratta all’Erario, in quanto ciascuno avrebbe comunque dovuto pagare il 50% degli interessi sul conto corrente?
2) Fare una dichiarazione integrativa relativamente al quadro RW di UNICO 2011 (in quanto le Istruzioni di Unico affermano che va barrata la casella “dichiarazione integrativa a favore”, nei casi di correzione di errori od omissioni non rilevanti per la determinazione della base imponibile, dell’imposta, né per il versamento del tributo e che non siano di ostacolo all’esercizio dell’attività di controllo)? In questo caso, basta inviare solo il frontespizio ed il quadro RW rettificato del modello UNICO 2011, oppure l’intero modello con tutti i quadri? E va pagata anche qualche sanzione? Di grande o piccolo importo?
3) Oppure, caso più grave, fare addirittura un ravvedimento operoso (versando l’1.25% della somma non dichiarata – metà dell’importo del c/c -, che nel mio caso viene ad essere comunque una somma assai rilevante), in quanto il fisco potrebbe interpretare l’indicazione della quota pro capite anziché dell’intero importo del c/c per il 2010 come incompleta dichiarazione dei redditi detenuti all’estero ed agire con pesanti sanzioni?
Non siamo in grado, purtroppo, di fornire pareri affidabili su questioni come quella da lei posta.
Ma, non ho alcuna difficoltà ad aggiungere che, trovandomi io nella situazione da lei descritta, propenderei, senza alcuna esitazione, ad implementare l’opzione indicata al primo punto.
1 Giugno 2012 · Genny Manfredi
Mancata riscossione di somme dovute a titolo di sanzioni amministrative
Oggi ho ricevuto una notifica (per posta ordinaria) dal corpo unico della polizia municipale di Terre D'Acqua (Roma) per mancata riscossione di somme dovute a titolo di sanzioni amministrative risalenti al 2011. Di fatto io negli anni precedenti non ho mai ricevuto nessuna sanzione ne notifiche è di colpo mi ritrovo due multe con un importo pari a quasi 900 euro. Voglio precisare che non mi ricordo neanche minimamente se in quei giorni io o mio marito siamo passati da dove dicono di averci sanzionato. Cosa dovrei fare perchè qui mi minacciano di riscossione coattiva. ...
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