Il coerede che ha pagato tutto il debito al creditore del defunto può esperire azione di rivalsa verso gli altri coeredi?
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Ho recentemente pagato una cartella esattoriale presso l’Agenzia delle Entrate, in cui era coobbligata anche mia sorella in quanto erede. La Cartella in oggetto riguardava una sanzione non pagata a carico di mio padre, e notificata a noi figli ed eredi dopo la sua morte.
Dal momento che mia sorella non ha pagato la sua parte, in quanto informata che bastava che pagasse l’intera somma anche solo uno degli eredi, volevo sapere se ci sono i presupposti per procedere per vie legali nei confronti di mia sorella per farmi rimborsare la metà della somma da me versata.
I coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie e pertanto essi non sono debitori solidali (coobbligati).
Va poi aggiunto che, a norma dell’articolo 65 del Dpr 600/1973, le sanzioni comminate in vita al defunto, in quanto personali, non sono trasmissibili agli eredi che, pertanto, devono richiederne lo sgravio all’Amministrazione finanziaria.
Eredità di un immobile - Se il defunto lascia al debitore il diritto di abitazione il creditore non può esperire azione revocatoria della rinuncia del debitore a promuovere nei confronti dei coeredi ogni azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima Supponiamo che il debitore accetti il diritto di abitazione, a lui destinato nel testamento, e rinunci a promuovere nei confronti dei coeredi testamentari dello stesso immobile caduto in successione, ogni azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima. In questo modo, il debitore preclude al creditore la possibilità di soddisfarsi sui beni che, in caso di esito positivo di una eventuale azione di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima, entrerebbero a far parte del suo patrimonio. La domanda che ci si pone è se possa essere oggetto di revocatoria, da parte del creditore, la rinuncia del debitore ad esercitare azione ... [leggi tutto]
Il creditore che sia pregiudicato da un atto del debitore, di costituzione di vincolo di indisponibilità (fondo patrimoniale) o di alienazione (donazione, trasferimento immobiliare in sede di separazione o divorzio, concessione di ipoteca volontaria) che ha per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto a titolo gratuito successivamente al sorgere del credito, può procedere, munito di titolo esecutivo, a esecuzione forzata, ancorché non abbia preventivamente ottenuto sentenza dichiarativa di inefficacia, se trascrive il pignoramento nel termine di un anno dalla data in cui l'atto è stato trascritto. Tale disposizione si applica anche quando l'atto a titolo gratuito abbia per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, compiuto successivamente al sorgere del credito, purché il creditore, entro un anno dalla trascrizione dell'atto pregiudizievole, intervenga nell'esecuzione da altri promossa. Quando il bene, per effetto o in conseguenza dell'atto, è stato trasferito a un terzo, il creditore promuove ... [leggi tutto]
Dal conto corrente cointestato con mia madre deceduta nel 2019, sono stati prelevati da mio fratello molti soldi nell'anno 2010, soldi di appartenenza esclusiva di mia madre. Essendoci stato un prelievo indebito da parte di mio fratello, riguardo la prescrizione sono ancora in tempo per richiedere l'intera somma prelevata? ... [leggi tutto]
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