Buongiorno, io e mia sorella abbiamo 24 e 19 anni e avendo perso entrambi i nostri genitori percepiamo due pensioni di reversibilità a testa, una era dell’Ipost (ora Inps) e l’altra Inpdap (anche questa ora Inps).
Mia sorella si è diplomata l’anno scorso intenzionata a proseguire gli studi e per la pensione Inpdap non c’è stato alcun problema nel senso che ha continuato a percepirla limitandosi a inviare un certificato a ottobre 2011 di avvenuta iscrizione all’università. Il problema è la pensione ex-Ipost: al diploma di mia sorella la pensione è stata sospesa dicendoci che sarebbe stata ripristinata immediatamente a ottobre non appena avessimo inviato il certificato di iscrizione universitaria. Sapendo che l’Ipost sarebbe stata assimilata all’Inps ci siamo preoccupate di inviare la documentazione a entrambi gli enti già ai primi di ottobre 2011. Dopo numerose anzi consentitemi infinite raccomandate, richieste d’informazioni al numero verde Inps che però non fornisce nessuna informazione, tentativi di ottenere appuntamenti, l’Inps ha aumentato la mia quota al 70% (come unico orfano titolare) non ripristinando la pensione di mia sorella che ne ha tutti i diritti. Finalmente dopo mille peripezie abbiamo ottenuto un appuntamento presso l’Inps più vicina due mesi fa e ci viene comunicato che non siamo le uniche col problema di mancato ripristino e che è un problema della sede centrale di Roma legato all’incorporazione dell’Ipost. Nel frattempo io e mia sorella che viviamo sole, studiamo e continuiamo a pagare il mutuo dei nostri genitori viviamo senza questi 300 euro e rotti in più al mese che a noi pesa e non poco. Ci hanno contattato dalla sede Centrale qualche giorno fa per dirci che a causa di un problema tecnico il ripristino della pensione slitterà ancora. Sono passati dieci mesi e ci sentiamo dire che se va bene verrà ripristinata a settembre 2012 e gli arretrati (che saranno circa 3000 euro) chissà quando li vedremo. Quest’estate io mi laureo e pertanto entrambe le mie pensioni mi saranno sospese e mi chiedo cosa dovremo fare dato che la pensione di mia sorella non sarà stata ancora ripristinata e percepirà solo trecento euro, mi chiedo francamente con cosa dobbiamo pagarci il mutuo e le spese, considerando anche che da qui a cambiare le sue quote al 70% chissà quanti altri mesi passeranno. Ovviamente io andrò a lavorare ma mi laureo in medicina e pertanto devo prima sostenere l’abilitazione per poter esercitare che sarà a febbraio per cui in tutti i mesi tra l’estate e febbraio 2013 sto cercando lavoro persino come barista o pulizie perché altrimenti non mangiamo. Mi chiedo dove sta la tutela degli orfani e dello studio e soprattutto cosa farebbe mia sorella se fosse da sola. Volevo chiederVi se possiamo tutelarci in qualche modo e soprattutto se mia sorella può denunciare l’Inps o è una battaglia persa.
Grazie a chiunque mi risponderà.
Le suggerisco di scrivere a Il Messaggero, fornendo tutti i dati di contatto e quelli anagrafici: la sua denuncia verrà pubblicata come le altre che direttamente, o indirettamente, abbiamo già inoltrato alla rubrica.
Talvolta accade che qualche PR della PA coinvolta legga l’articolo, e, solo per questioni di immagine, si riesce a smuovere un pò le acque.
E’ un tentativo che va fatto. Auguro a lei ed a sua sorella miglior fortuna nel futuro di quanta ne abbiate avuta fino ad oggi.
1 Maggio 2012 · Simone di Saintjust