Nell'anno 2008 ho acquistato un appartamento sottoscrivendo un mutuo per trent'anni con la BNL, per un capitale di 140 mila euro: poi nell'anno 2010, incautamente ho garantito un mutuo per una società in accomandita semplice la quale non ha ottemperato ai suoi impegni e pertanto la Unipol, banca titolare del credito, mi ha chiesto di corrispondere la somma di 35 mila euro a risarcimento della garanzia da me sottoscritta. Di tale richiesta sono venuto a conoscenza solo a ottobre 2018, quando oramai era diventato un decreto ingiuntivo del tribunale per il pignoramento dell'abitazione. Da quel momento, ho contattato la Unipol banca per il tramite del suo legale, chiedendo di fare un saldo e stralcio del debito, purtroppo senza frutto. Non potendo ottemperare ai miei debiti, attualmente non sto pagando più neanche le rate del mutuo e le spese condominiali in quando visto che non riuscirei mai a far fronte alle ...
Immobile cointestato in successione e problemi tra gli eredi » Come effettuare lo scioglimento di una comunione ereditaria Nella fattispecie di un immobile, o di un altro bene, cointestato, dopo la successione, tra due eredi, i quali non riescano ad accordarsi sulla spartizione, in quale caso ed in che modo è possibile sciogliere una comunione ereditaria? Quando più soggetti sono chiamati a succedere in un'eredità e non trovano un accordo per la ripartizione dei beni, né il defunto ha stabilito quali beni devono essere destinati ad ognuno di loro, il Giudice, su domanda di uno qualsiasi dei coeredi, può provvedere alla ripartizione del patrimonio ereditario e quindi allo scioglimento della comunione. Questo, però, esclusivamente in alcuni casi e secondo una determinata procedura. Vediamo quale nel prosieguo dell'articolo Che cos'è e come funziona la divisione in linea generale ed in ambito giuridico Prima di spiegare il procedimento dello scioglimento della comunione ...
Pignoramento di un conto corrente cointestato - Le tutele esperibili al cointestatario non debitore
In presenza di un provvedimento dell'Autorità Giudiziaria, quale il pignoramento di un conto corrente, la banca può soltanto dare esecuzione senza nulla poter opporre o far valere. Occorre precisare, infatti, che, una volta ricevuta la notifica dell'atto di pignoramento contenente l'intimazione a non disporre del credito senza ordine del giudice, il terzo debitore (la banca) è obbligato per legge a sottrarre alla disponibilità del debitore sottoposto ad esecuzione il credito indicato nell'atto di pignoramento, assumendo su di sé gli obblighi propri del custode. Anche per questo aspetto deve rilevarsi che la banca non può essere gravata dell'obbligo di verificare la provenienza delle somme e di risolvere i problemi relativi ai limiti di pignorabilità del credito spettante al debitore sottoposto ad esecuzione. Queste questioni vanno risolte ricorrendo al giudice dell'esecuzione: nel caso di pignoramento delle somme depositate in un conto corrente bancario cointestato al debitore e ad una persona estranea all'azione ...