Nel 2005 il mio compagno ha deciso di aprire un attivita’ in prorio e da allora sono cominciati i guai.
Nel 2011 ci siamo sposati in separazione dei beni e io mi sono comprata casa, ovviamente intestata a me, ma costituiamo un unico stato di famiglia. i mobili sono stati pagati un po dai rispettivi genitori e un po da noi, ma le ricevute non ce le ho più perchè mai avrei immagginato una simile situazione.
Io lavoro, sono socia con mia madre di una tabaccheria, e adesso ho paura per la mia casa, per il mio lavoro, vorrei sapere come tutelarmi se posso, e tutelare i miei bambini.
Mio marito attualmente ha ancora la ditta aperta ma non va per niente bene, e i debiti si stanno accumulando sempre più. Solo ieri mi sono arrivate 24 cartelle equitalie anno 2006 al 2011 per un totale di circa 60000€, che comprende inps inail personali e dei dipendenti, iva multe ecc…
sono molto preoccupata, e non so come risolvere il problema.possono pignorarmi la casa?
Anche se paghiamo, sono loro che dettano le condizioni? 72 rate per me sono troppo poche, la cifra e molto alta. Sono davvero preoccupata per la mia casa.
Si accerti che la separazione dei beni fra lei e suo marito sia stata annotata a margine dell’atto di matrimonio.
Dopodiché il massimo che potrà capitarle sarà un pignoramento dei beni (quelli pignorabili) presenti in casa.
9 Maggio 2012 · Chiara Nicolai