Il legislatore ha disciplinato le ipotesi in cui si presenta la necessità di sopprimere determinati posti di lavoro a causa di scelte attinenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa (articolo 3 legge 604/1966). Compete ai giudice il controllo in ordine all'effettiva sussistenza dei motivo addotto dal datore di lavoro, il quale ha l'onere di provare, anche mediante elementi presuntivi ed indiziari, l'effettività delle ragioni che giustificano l'operazione di riassetto. Sotto il medesimo versante, va considerato che la dimostrazione della effettività delle ragioni sottese al provvedimento espulsivo, non è sufficiente da sola ad integrare gli estremi dei giustificato motivo oggettivo, essendo necessaria la prova della inutilizzabilità dei lavoratore in altre posizioni equivalenti, secondo un consolidato principio giurisprudenziale per il quale il licenziamento del lavoratore va adottato come soluzione estrema. Per giurisprudenza consolidata, infatti, vale il principio in base al quale il datore di lavoro ha l'onere ...
Rinnovo del pignoramento dello stipendio presso il nuovo datore di lavoro
Nel 2016 ho subito pignoramento dello stipendio, durato 4 mesi in quanto a gennaio 2017 sono stato licenziato e il debito non si è quindi esaurito. Nel 2018 ho trovato altro lavoro e settimana scorsa è arrivato al datore di lavoro attuale atto giudiziario per pignoramento stipendio. A me ad oggi non è arrivato nessun decreto o precetto, ho chiesto anche in posta se ci fosse qualche giacenza di raccomandate e mi han detto di no. A questo punto è valido il pignoramento? Devo aspettare di andare in giudizio per avvisare del mancato arrivo presso la mia abitazione di precetto e atto giudiziario di pignoramento? Come devo procedere? Grazie per le risposte. ...
Pignoramento dello stipendio presso terzi - Il datore di lavoro può licenziare mio marito?
In riferimento a questa discussione aggiungo quanto segue: nell'atto di pignoramento presso il datore di lavoro notificato da banca IFIS è intimato, per un debito di quasi 12 mila euro, un importo da pagare fino alla concorrenza di 18 mila. Che significa? Come procedono con il pignoramento? Loro prendono i soldi dalla ditta e a sua volta il datore di lavoro preleverà dallo stipendio di mio marito? Oppure tutti i soldi saranno presi solo dallo stipendio direttamente. E di che somma si tratterebbe? Può la ditta licenziare mio marito? ...