Due atti di pignoramento dello stipendio notificati al datore di lavoro da parte dell’agente della riscossione e conseguente doppio accantonamento prima dell’udienza di assegnazione

Il datore di lavoro deve accantonare il 20% dello stipendio netto del debitore in occasione di ogni atto di pignoramento c/o terzi che gli viene notificato












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Due mesi fa ho ricevuto un avviso di pignoramento presso terzi dello stipendio per cartelle TARI non pagate: la scorsa settimana c’è stata l’udienza con il giudice di cui mi è arrivata copia atto intervento. L’udienza è stata spostata a settembre, ma nel frattempo l’importo è più che raddoppiato perché sono state inserite altre cartelle. E’ possibile possano variare importo rispetto alla prima richiesta di pignoramento? Inoltre nell’atto si parla di articolo 499 comma 4° c.p.c. Questo vuol dire che oltre allo stipendio posso pignorare altro? Eventualmente cosa? Grazie anticipatamente per la risposta.

Difficile rispondere se non viene nemmeno riferito chi è il secondo creditore procedente e per quale credito agisce: possiamo solo immaginare che sia pervenuto, al datore di lavoro, un altro atto di pignoramento, ragion per cui il datore di lavoro deve accantonare, per legge, un ulteriore 20% dello stipendio, al netto degli oneri fiscali e contributivi (almeno fino a capienza della metà della retribuzione).

Sarà poi il giudice a settembre, a stabilire se i due pignoramenti sono della medesima natura, disponendo, in tale ipotesi, la restituzione al debitore delle somme accantonate dal datore di lavoro in occasione del secondo pignoramento e calcolando il periodo di tempo in cui dovrà essere applicata la trattenuta per soddisfare integralmente il debito esattoriale azionato.

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1 Agosto 2023 · Patrizio Oliva

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