Pignoramento del quinto dello stipendio cambio del terzo pignorato ed eredità sopravvenuta

Se il cambio del datore di lavoro, comporterà, come verosimile, la sostituzione del soggetto attualmente terzo pignorato e si interromperà il flusso delle trattenute stipendiali a carico della debitrice sottoposta ad azione esecutiva, il creditore sarà obbligato a riavviare la procedura di pignoramento della busta paga, notificando al nuovo datore di lavoro il precetto e l’atto di pignoramento e dovendo attendere un nuovo decreto di assegnazione del giudice relativamente all’entità della trattenuta retributiva.

Nel frattempo, durante il periodo di tempo in cui il credito, assegnato a suo tempo dal giudice, risulterà insoddisfatto, Banca IFIS potrebbe, per recuperare (anche parzialmente) il credito residuo, aggredire il bene ereditato, seppure in quota, dalla debitrice inadempiente. Qualora ritenesse che, in questo modo, la riscossione coattiva del credito residuo possa risultare più rapida ed efficace.

L’eventuale esito positivo del pignoramento del bene ereditato dalla debitrice inadempiente, non precluderebbe l’avvio di una nuova procedure di pignoramento dello stipendio verso il nuovo datore di lavoro al fine di soddisfare un eventuale debito ancora residuale dopo il fruttuoso pignoramento ed espropriazione del bene ereditato.

Qualora l’eredità dovesse consistere in un bene immobile, tuttavia, Banca IFIS preferirà, quasi certamente, di proseguire con il pignoramento dello stipendio: diverso il discorso, invece, se l’eredità dovesse sostanziarsi in una somma di denaro.

11 Agosto 2021 · Ludmilla Karadzic