Pignoramento di agente monomandatario presso azienda mandante da parte di Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER)

La trattenuta è pari al 10% dell’importo spettante se la retribuzione mensile media non supera i 2 mila e 500 euro












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Sono una ditta individuale e lavoro da anni per una azienda: in passato avevo anche un attività, poi chiusa ed ho accumulato in questi venti anni di lavoro circa 200 mila euro di debito con Inps e ed Agenzia delle Entrate Riscossione, per multe, eccetera eccetera.

In questo periodo sto lavorando pochissimo ed ho un debito verso l’ azienda per cui lavoro prevalentemente (agente monomandatario) per anticipi presi, di 15 mila euro. Nel frattempo mi è arrivata una intimazione di pagamento dell’ Agenzia delle Entrate riscossione della somma totale dovuta. Purtroppo avevo aderito alla Rottamazione, ho pagato circa 30 mila euro, ma ora non sono riuscito più a pagare. Quindi credo mi abbiano mandato il conto da pagare per questo motivo.

Per problemi strutturali sto anche chiudendo il rapporto con azienda con cui lavoro. Vorrei sapere in base a tutto ciò che ho detto se posso essere pignorato presso terzi, benché vanto un credito di 18 mila euro di provvigioni, al quale cmq dovrei scorporare la somma da restituire di 15 mila da restituire all’azienda e soprattutto anche per il futuro (sto provando a fare un accordo di sdebitamento), cosa possono pignorarmi.

La trattenuta per pignoramento presso l’azienda mandante delle provvigioni dovute ad un agente monomandatario, qualora il creditore sia rappresentato dalla Pubblica Amministrazione, è pari al 10% dell’importo spettante se la retribuzione mensile media non supera i 2 mila e 500 euro, viene calcolata al 7% dell’importo spettante se la retribuzione mensile media supera i 2 mila e 500 fino ai cinquemila euro, infine arriva al 20% qualora la retribuzione mensile media annua superi i cinquemila euro: tuttavia, la quota percentuale soggetta a trattenuta dovrà essere calcolata al lordo di eventuali anticipazioni già beneficiate (15 mila euro) e al netto degli oneri fiscali e contributivi dovuti.

Per il resto, la risposta è banale: possono essere pignorati ed espropriati tutti i redditi percepiti ed i patrimoni detenuti dal debitore inadempiente fatta eccezione, se il creditore è rappresentato dalla Pubblica Amministrazione, della prima ed unica casa eletta a residenza del debitore.

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21 Giugno 2022 · Paolo Rastelli

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