Pignoramento del conto corrente di accredito della pensione

Il rateo accreditato a novembre dall’INPS, può essere prelevato dal debitore fino ad un massimo di circa 1380 euro












Mi è stato comunicato il pignoramento tramite ufficiale giudiziario di tutti i miei beni fino alla somma del mio debito maggiorato della metà dello stesso: copia del pignoramento è stata data a quasi tutte le banche della mia città. Io intrattengo rapporti solo con la banca dove ho il conto corrente e mi viene accreditata la pensione. Il mio conto corrente è sempre a zero e la banca, ricevendo copia del pignoramento, mi ha messo sul conto tutto il debito aumentato della metà, naturalmente in rosso. E’ regolare? Io sapevo che mi avrebbero trattenuto una rata al mese. perché hanno messo tutta la somma? cordialmente

L’operazione effettuata dalla banca presso cui ha sottoscritto il rapporto di conto corrente è puramente contabile e si tratta di un accantonamento dovuto per legge: se il saldo è a zero, dovrà solo preoccuparsi degli accrediti della pensione effettuati dall’INPS nei prossimi mesi, considerando che non potrà accedere direttamente al conto corrente fino al momento in cui il giudice, adito dal creditore, assegnerà a quest’ultimo quanto gli spetta conformemente alla normativa vigente ed, in particolare, ai sensi dell’articolo 545 del codice di procedura civile.

Dunque, se non ha fatto in tempo a prelevare tutto il rateo accreditato a novembre dall’INPS, il debitore esecutato deve sapere che, rivolgendosi al direttore o ad un funzionario della filiale dell’istituto di credito presso cui è intrattenuto il rapporto di conto corrente, può pretendere, per legge, di prelevare dal conto corrente un importo complessivo (al lordo di quanto già utilizzato) pari a tre volte il massimo dell’assegno sociale: parliamo di circa 1.380 euro.

Per quanto riguarda il mese di dicembre, invece, quando l’INPS accredita anche la tredicesima, quest’ultima non deve essere toccata, mentre al creditore verrà assegnata, con il decreto di assegnazione giudiziale, e per per questo diventa intoccabile dal pensionato, una quota pari al 20% della parte che eccede i mille euro (minimo vitale), mentre la pensione residua potrà essere richiesta al direttore di banca.

Così anche per i prossimi mesi del 2023: spesso i tempi di blocco del conto corrente si protraggono nel tempo per il cronico sovraccarico di lavoro del tribunale. Il suggerimento, per evitare ulteriori disagi a partire dal gennaio 2023 è quello di aprire un nuovo conto corrente e comunicare all’INPS le nuove coordinate di accredito della pensione.

Peraltro, quella di notificare l’atto di pignoramento a tutti gli Istituti di credito operanti nella città in cui risiede il debitore è la strategia implementata dal creditore quando non ha ottenuto, o non ha chiesto, al Presidente del Tribunale territorialmente competente, ex articolo 492 bis del codice di procedura civile, l’autorizzazione, per l’ufficiale giudiziario incaricato del pignoramento, di accedere all’archivio dei rapporti di conto corrente detenuto e gestito dall’Agenzia delle Entrate,

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28 Novembre 2022 · Patrizio Oliva