Riscossione coattiva a seguito di indebita percezione del Reddito di Cittadinanza (RDC)

Alla procedura di riscossione coattiva potrebbero essere sottoposti anche i membri del nucleo familiare riconosciuti colpevoli di concorso nel reato












Se l’INPS in seguito a revoca del beneficio rdc vuole procedere al sequestro di somme di denaro dai conti correnti personali, perché il richiedente non vuole restituirli volontariamente, possono essere sequestrati solo i conti del richiedente dsu/isee e RDC o di tutto il nucleo il famigliare ?
E se un componente il nucleo è stato omesso nella dsu? Ne risponde sempre il dichiarante rdc?

Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) può, per conto di INPS, pignorare i beni di proprietà (compresi i conti correnti), di chi ha sottoscritto la DSU/ISEE nonché la domanda di Reddito di cittadinanza finalizzata all’assegnazione indebita del beneficio, reso consapevole ed edotto delle conseguenze penali e civili che avrebbero potuto derivare da dichiarazioni mendaci o da falsità in atti pubblici (articolo 76 DPR 445/2000).

Alla procedura di riscossione coattiva potrebbero essere sottoposti anche i membri del nucleo familiare che venissero riconosciuti – a seguito di un procedimento penale istruito, ad esempio, per reati più gravi come la truffa ai danni dello Stato e/o l’associazione a delinquere – colpevoli di avere consapevolmente concorso al fatto criminoso.

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31 Ottobre 2022 · Roberto Petrella