DOMANDA
Ho ricevuto un decreto ingiuntivo per € 2000 ed ho paura che il creditore mi possa pignorare il conto sul quale però ho somme maggiori di 2000 euro: cosa succede all’eccedenza? Quali somme vengono immobilizzate se mi arriva un pignoramento per euro 2000 sul conto corrente?
Posso spostare poi le somme non pignorate o il conto resta bloccato?
Siccome il debito maturato è più grande (morosità per locazione in corso) ho il timore che il creditore si stia attivando per procurarsi altri titoli per pignorare altre somme.
RISPOSTA
Se la disponibilità del saldo è maggiore del credito azionato la banca diminuisce il saldo trattenendo l’importo pignorato ed il conto corrente diviene da subito operativo: se, invece, la liquidità è minore dell’importo pignorato, il conto corrente viene mantenuto in custodia dalla banca fino al decreto di assegnazione giudiziale. Il conto corrente, nel frattempo, viene bloccato ad accrediti e addebiti.
In questo secondo scenario, se su quel conto corrente, prima del pignoramento, è stato accreditato lo stipendio (o la pensione del debitore esecutato), allora rivolgendosi al responsabile della filiale presso cui è intrattenuto il rapporto, sarà possibile prelevare la somma accredito fino a concorrenza di tre volte l’importo massimo dell’assegno sociale, ovvero fino a 1. 379,49 euro. Per ricevere gli stipendi successivi è consigliabile aprire un nuovo rapporto di conto corrente comunicandone tempestivamente l’IBAN al datore di lavoro (ed, eventualmente, ai fornitori di luce, gas, carte revolving e altri servizi, qualora i pagamenti venissero effettuati con addebito diretto).
26 Febbraio 2020 - Annapaola Ferri