Una società ha ricevuto via pec un atto di pignoramento del conto corrente da parte di Agenzia della Riscossione. Ma come funziona operativamente? Abbiamo visto che il giorno del pignoramento è stato “accantonato” il saldo (tolto dalla disponibilità). Ma adesso cosa succede? Dopo 60 giorni immagino che quell’importo venga incassato ma poi il conto è bloccato (cioè tutto ciò che entra va ad Agenzia Riscossione?) oppure Agenzia delle Riscossione dovrà effettuare un nuovo pignoramento (quanto è stato accantonato il 31/10, giorno della notifica, non soddisfa l’intero credito)? In sostanza il pignoramento è istantaneo (giorno di notifica atto) oppure dopo i 60 giorni dalla notifica tutto ciò che entra va ad Agenzia Riscossione?
Il saldo (più propriamente l’importo del credito precettato aumentato della metà per i crediti ordinari, l’importo a concorrenza del credito per cui si procede nel caso di pignoramento esattoriale) viene prelevato dalla disponibilità dalla banca all’atto della notifica di pignoramento e resta congelato fino all’assegnazione al creditore procedente (per quanto attiene il pignoramento del conto corrente per debiti di natura ordinaria).
Se il creditore non è stato soddisfatto dall’azione esecutiva avviata e conclusasi con il pignoramento del conto corrente, deve procedere ad un nuovo pignoramento, sullo stesso conto corrente o su altri beni di proprietà del debitore.
24 Novembre 2017 · Simone di Saintjust