Piano di rientro e possibilità di ottenere un posto di lavoro dipendente – Potrebbero pignorarmi il quinto dello stipendio?












Ho firmato un piano di rientro con Banca IFIS per un debito Compass di seimila euro, a 50 EUR al mese: poichè ho pagato poche rate finora, stavo pensando se fare uno stralcio e quanto potrebbero accettare; secondo voi con 1500 euro la chiudono la pratica? Altrimenti dopo quanto tempo che io lavoro in regola cominciano a prendersi il quinto? C’è modo di pararsi dopo? Mi conviene continuare a pagare la 50 euro al mese?

Se la cessionaria Banca IFIS ha accettato il piano di rientro, lei conserva copia dell’accordo sottoscritto e paga le rate con puntualità, non c’è motivo per cui il creditore debba (e possa) adire il giudice per ottenere il quinto dello stipendio: il nuovo accordo transattivo, infatti costituisce una novazione di quello a suo tempo stipulato con Compass e restato inadempiuto. E, rispetto al nuovo contratto (che sostituisce il precedente) lei è al momento adempiente per cui non può essere sottoposto ad un procedimento di pignoramento presso un eventuale datore di lavoro per il recupero giudiziale di un credito in corso di rimborso nei termini pattuiti.

L’offerta di 1.500 euro in unica soluzione al posto di 50 euro mensili da parte di un debitore è sicuramente allettante, ma non è possibile dire se verrà accettata, soprattutto perchè dall’altra parte c’è una società che fa del recupero degli NPL (Non Performing Loans), cioè dei crediti deteriorati, la propria missione e non è propensa ad accettare ribassi rilevanti rispetto al credito nominale acquistato, a meno che non sia sicura che il debitore è un nullatenente o un disoccupato.

Quindi, cerchi di convincere la controparte che quei 1.500 euro sono soldi raccolti con l’aiuto di amici e parenti per evitare un secondo default, in ragione del fatto che il debitore disoccupato e nullatenente non è sicuro di poter onorare l’impegno assunto, nonostante l’esiguità della rata mensile.

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15 Settembre 2020 · Ludmilla Karadzic