E’ già la seconda o terza volta che, mentre guido, un pedone attraversa la strada, tra l’altro fuori dalle strisce, con gli occhi incollati sullo smarpthone, senza essere minimamente preoccupato di guardare se sopraggiungano altre autovetture, in uno stato di semi-ipnosi.
Questo fenomeno sta diventando, a mio parere, molto pericoloso.
Se qualcuno poi, malauguratamente, li investe, la colpa ricade esclusivamente sull’automobilista.
So che in altri paesi europei ci sono già normative per contrastare questo modus operandi.
In Italia, quando?
Negli ultimi anni, con la crescita dell’utilizzo dei cellulari e dalla sindrome da internet, si vedono sempre più pedoni investiti: ciò, non a causa di automobilisti distratti, ma, piuttosto, per colpa dalla distrazione che vede chi è a piedi, addirittura, attraversare con gli occhi fissi sullo smartphone.
Si tratta di una strage quotidiana.
L’allarme è mondiale e i governi corrono ai ripari inaugurando una nuova battaglia.
Infatti, l’uso del cellulare è stato vietato, oltre che agli automobilisti, anche ai pedoni intenti ad attraversare la strada.
Uno degli ultimi Stati a decidere una sanzione per chi fissa il display del proprio smartphone o tablet sono le Hawaii.
A Honolulu vengono multati, da un minimo di 15 a un massimo di 99 dollari, gli zombie del telefonino.
Uno studio aveva già rivelato come negli Usa dal 2000 al 2011 erano stati undicimila i morti e i feriti a causa della distrazione di chi cammina al cellulare.
E ancora non si era verificato il boom di smartphone, social e app.
Se in Olanda, nella cittadina di Bodegraven, la sperimentazione contro questo tipo di incidente aveva indotto all’introduzione di particolari semafori che proiettano a terra la luce verde, arancione o rossa, dall’altra parte dell’Oceano si è deciso di colpire al portafoglio.
Anche nel New Jersey è stata approvata la legge per ridurre il fenomeno del text walking: per chi viene colto sul fatto è prevista una multa di 50 dollari e, in caso di recidiva, scatta l’arresto fino a 15 giorni.
Nel 2017 in Lituania 68 pedoni sono morti perché investiti da auto o moto, 11 mentre attraversavano la strada.
Il terzo numero più alto tra i Paesi dell’Unione Europea, dove un quinto degli schianti è dovuto alla distrazione dei pedoni.
Per questo il governo ha proibito di camminare sulle strisce pedonali mentre si scrive o parla allo smartphone.
I pedoni non devono usare dispostivi mobili prima di immettersi su una nuova strada oppure attraversarla, ha detto il ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni lituano.
La multa può andare da 20 a 40 euro.
La prima infrazione avrà uno sconto del 50%.
Negli Usa la punizione per gli smartphone zombies è realtà nei pressi di Los Angeles, a Montclair.
Un nuovo regolamento prevede una multa per chi percorre la strada guardando il cellulare, parlando al telefono o ascoltando la musica con entrambe le cuffiette nelle orecchie.
I giovani ammettono di essere distratti dallo smartphone.
Questo ricorderà loro che a essere in gioco sono le loro vite.
E il conto è salato: 100 dollari di ammenda.
In Taiwan oltre 14 milioni di utenti utilizzano Internet in movimento e sono tantissimi gli incidenti mortali per la disattenzione dei pedoni: anche sull’isola asiatica si può essere sanzionati se si attraversa la strada guardando lo schermo dello smartphone.
In Germania per evitare i sempre più frequenti incidenti causati dai pedoni che attraversano incuranti delle macchine e dei tram che sfrecciano, sono stati installati sui marciapiedi delle illuminazioni a led rosse e verdi ben visibili a quanti camminano con il volto rivolto verso la strada, ma chino sui propri dispositivi.
Il provvedimento riguarda la città di Augusta in Baviera, ed è stato promosso dopo la morte di una quindicenne falciata da un tram che non aveva visto, perché distratta dal cellulare e dalle cuffie.
Anche in Belgio sono state introdotte, nelle zone pedonali, le text walking lane, corsie dedicate solo a chi cammina usando un dispositivo mobile.
Per risolvere il problema, nel 2014 anche la città cinese di Chongqing decise di creare corsie apposite per i pedoni che volevano camminare e, allo stesso tempo, scrivere messaggi o controllare la posta.
E in Italia, quando si adotterà qualche provvedimento simile?
Speriamo presto, molto presto.
26 Febbraio 2019 · Patrizio Oliva
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