Parcheggio occupato con sedia o tavolino – E’ lecito?












Non ho il garage e sono costretto a trovare posteggio alla buona nei pressi della mia abitazione: un’abitudine dei miei vicini è occupare parcheggi con sedie o tavolini.

E’ lecito?

È una scena piuttosto frequente sulle nostre strade: posti auto occupati da sedie, cassette della frutta vuote e oggetti di vario genere per impedire gli altri automobilisti di parcheggiare e riservarsi il posteggio.

Una prassi consolidata che però fa a pugni con la buona educazione e soprattutto con la legge, visto che della questione se ne occupa il Codice della Strada e, nei casi estremi, persino il Codice Penale.

Dal punto di vista amministrativo fa testo l’articolo 20 del Codice della Strada, che su autostrade, strade extraurbane e strade urbane di scorrimento vieta ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi compresi fiere e mercati, con veicoli, baracche, tende e simili, mentre su strade urbane di quartiere e strade locali l’occupazione della carreggiata può essere autorizzata a condizione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico ovvero, nelle zone di rilevanza storico-ambientale, a condizione che essa non determini intralcio alla circolazione.

Si tratta, quest’ultime, di eccezioni che ovviamente non riguardano l’occupazione abusiva mediante sedie e altri oggetti allo scopo di riservarsi un posto auto, decisamente vietata e punita con una multa da 173 a 695 euro.

Ma attenzione: occupare la sede stradale per i propri scopi può configurare in certi casi anche un reato. L’art. 633 c.p. dispone infatti che “chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a due anni o con la multa da 103 a 1.032 euro”.

La giurisprudenza è comunque concorde nell’affermare che per esserci reato non basta semplicemente posizionare una sedia o altro oggetto sul manto stradale, ma è necessario che colui che ‘si riserva’ il parcheggio lo faccia con l’intenzione di occupare stabilmente il posto (ad esempio piantando sul terreno dei pali metallici removibili per inibire l’accesso altrui).

C’è poi la situazione, anch’essa frequente, nella quale sono le persone in carne e ossa a piazzarsi su uno stallo di sosta per ‘prenotare’ il parcheggio. Ma si può fare? La legge su questo punto è vaga, fermo restando che sui posti destinati alla sosta dei mezzi, come le strisce blu, i passanti non possono sostare a loro piacimento e per finalità differenti da quelle per cui lo spazio è stato adibito.

Inoltre l’uso del suolo pubblico non deve impedire il pari uso agli altri soggetti, e l’occupazione di un posto auto per un tempo superiore a quello necessario (appunto perché occupato in anticipo) priva ingiustamente la collettività di una risorsa pubblica.

Esiste parimenti un’interpretazione di tenore diverso secondo cui chi incarica altri di ‘tenere il posto’ dell’auto effettua una delega, in questo caso verbale, legittima a tutti gli effetti.

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7 Agosto 2020 · Giuseppe Pennuto