Pretesa di versamento di sanzioni previdenziali arretrate comminate ad un professionista defunto e avanzate nei confronti dei legittimari che hanno rinunciato all’eredità

In caso di rinuncia all'eredità, gli eredi non sono tenuti a corrispondere i contributi previdenziali arretrati che il defunto avrebbe dovuto versare


DOMANDA

Mio marito è deceduto ed io e mio figlio abbiamo fatto rinuncia all'eredità: ho ricevuto un avviso di pagamento da parte di Inarcassa (Sanzioni da regolarizzazione 2021) intestata agli eredi e vi chiedo se sono tenuta a pagare e in caso contrario, come io ritengo, se devo mandare copia della rinuncia.


RISPOSTA

Naturalmente, non è tenuta a versare un solo centesimo a questi signori (anche in considerazione del fatto che eventuali sanzioni sono personali e non trasmissibili nemmeno agli eredi che avessero accettato l'eredità): Inarcassa è nota per perseguitare ingegneri ed architetti liberi professionisti da vivi, figuriamoci se si astiene dall'importunare i defunti e i loro eredi, con pretese di versamento dei contributi previdenziali arretrati: per evitare di continuare a ricevere le fastidiose comunicazioni della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti, e allo scopo di non essere poi costretti a sbrogliare matasse burocratiche più complicate, la cosa migliore da fare è rispondere con raccomandata A/R, chiarendo la situazione e allegando alla comunicazione una copia conforme della rinuncia all'eredità di ciascuno degli eredi, con gli estremi di registrazione dell'atto di rinuncia.


29 Giugno 2023 - Giorgio Martini

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