Accollo mutuo: dopo rogito notarile il costruttore chiede il rimborso delle rate - Devo pagare?
Ho recentemente acquistato un appartamento: pagato per l'80% contante il restante ho fatto accollo mutuo al costruttore. Una volta che la banca mi ha deliberato il mutuo siamo andati con il costruttore a fare il rogito notarile il 30 gennaio 2018 dopo di che il costruttore ha preteso da me il rimborso di alcune rate antecedenti all'atto e risalenti al frazionamento avvenuto qualche mese prima il 30 novembre. Fatto sta che ancora non mi viene addebitata nessuna rata sul mio conto corrente. La mia domanda è: può il costruttore chiedermi tale rimborso? Da quando devo iniziare a pagare? Può rifarsi su di me? ...
Sussiste una responsabilità del costruttore se l'immobile, nel corso di dieci anni dal compimento, rovina in tutto od in parte per un suo difetto di realizzazione ovvero presenti evidente pericolo di rovina o gravi difetti. Il diritto dell'acquirente al risarcimento danni si prescrive in un anno dalla denunzia. Secondo la costante giurisprudenza, tali gravi difetti sono anche le carenze costruttive dell'edificio, inteso, altresì, come singola unità abitativa, che ne pregiudichino o menomino in modo grave il normale godimento, la funzionalità o l'abitabilità, pur se incidenti su elementi secondari ed accessori dell'opera stessa. In particolare, la presenza nell'unità abitativa di intollerabili immissioni di fumo, così come la mancanza di idoneo isolamento acustico, costituiscono vizi che pregiudicano in modo grave il normale godimento, la funzionalità e l'abitabilità dell'unità immobiliare. E' quanto hanno stabilito i giudici della Suprema Corte nella sentenza 24763/15. ...
Immobile di famiglia in vendita all'asta: il piano casa supera la limitazione della legge del 2005 stabilendo la prelazione anche del coniuge. Acquisto di un immobile su carta: firma del contratto preliminare e anticipo delle somme al costruttore. Qualora l'alloggio, per il quale quindi non è stato ancora sottoscritto il rogito definitivo, a seguito di fallimento del costruttore, venga messo all'asta, l'acquirente, al quale è già stato consegnato, ha diritto alla prelazione, al prezzo di aggiudicazione, se lo ha adibito ad abitazione principale. Prima del Piano Casa, questo diritto era riconosciuto anche ai parenti di primo grado dell'acquirente, ma non poteva essere esercitato dal coniuge. Il Decreto Legge numero 47/2014 convertito con legge numero 80/14, invece, ha modificato la legge del 2005, abolendo questa limitazione. D'ora in poi, quindi, il diritto di prelazione di un alloggio oggetto di un'esecuzione forzata immobiliare è esteso anche al coniuge del proprietario di un'abitazione ...