Ho meno di 26 anni, abito da solo in un appartamento concessomi in uso dal nonno da più di due anni, i miei genitori sono viventi e il loro nucleo familiare è formato solo da entrambi, non sono coniugato, non ho figli e mio nonno mi corrisponde mensilmente, sin dal 2020, un contributo di 250 euro tramite bonifico bancario.
Poichè nel 2021 non ho percepito redditi di alcun tipo, il mio nucleo familiare è composto da me e dai miei due genitori?
L’articolo 3 (nucleo familiare), comma 5, del DPCM 259/2013 (regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente – ISEE) stabilisce che il figlio maggiorenne di età inferiore ai 26 anni, non convivente con i propri genitori e a loro carico ai fini IRPEF, nel caso non sia coniugato e non abbia figli, fa parte del nucleo familiare dei genitori.
Il Testo Unico delle Imposte sul Reddito stabilisce che possono essere considerati a carico fiscale anche i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:
– il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
– i discendenti dei figli (ovvero i nipoti e pronipoti);
– i genitori (compresi quelli adottivi);
– i generi e le nuore;
– il suocero e la suocera;
– i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
– i nonni e le nonne.
Pertanto, si può affermare che chi pone il quesito è a carico fiscale dei propri nonni e non risulta a carico IRPEF dei propri genitori per cui non è applicabile l’articolo 3, comma 5 del DPCM 153/2019.
Concludendo: nella fattispecie, il figlio non convivente con i propri genitori, anche se di età minore di 26 anni, non rientra nel nucleo familiare dei propri genitori, ma continua ad appartenere ad un nucleo familiare a se stante, dal momento che egli risulta a carico fiscale dei nonni.
27 Aprile 2023 · Genny Manfredi
