Se il compagno con cui andrà a convivere non è il padre naturale riconosciuto dei suoi due figli minori, allora avrà possibilità di scelta.
Dichiarando che fra lei ed il soggetto con cui andrà a convivere non intercorrono vincoli affettivi (né di parentela, né di affinità) si formeranno due famiglie anagrafiche (con due stati di famiglia diversi, uno per il suo compagno, l’altro per lei ed i due figli minori) e, quindi, due nuclei familiari distinti l’uno dall’altro.
Dichiarando, invece, che lei è legata affettivamente al soggetto già residente nell’abitazione in cui andrà a vivere, si formerà un’unica famiglia anagrafica (un solo stato di famiglia includente lei, il compagno ed i due figli minori) e, conseguentemente, un unico nucleo familiare dovrà essere indicato nella dichiarazione DSU/ISEE.
Se il compagno è anche padre naturale riconosciuto dei due suoi figli minori, allora i vincoli affettivi fra i due gruppi (da un lato il compagno, dall’altro lei con i suoi due figli minori) non potranno essere disconosciuti e quindi l’ufficiale di anagrafe provvederà a costituire un’unica famiglia anagrafica (e quindi si formerà un unico nucleo familiare).
31 Dicembre 2016 · Annapaola Ferri