Noleggio auto per vacanza – Conviene sottoscrivere polizze assicurative aggiuntive?


Eleonora Figliolia, tutela consumatore - viaggi e vacanze





Sto per effettuare un viaggio in Grecia, a Creta, e per visitare tutta l’isola ho pensato di noleggiare un’autovettura presso un’agenzia: al momento della sottoscrizione, però, mi è stato proposto di usufruire di polizze assicurative aggiuntive, oltre a quelle base.

Mi conviene acconsentire e pagare di più o posso accontentarmi del pacchetto minimo?

Molto spesso capita, come nel suo caso, di trovarsi nella necessità di affittare un’auto in vacanza, sia per comodità, sia per lanciarsi ad avventure on the road: le agenzie di noleggio propongono, comprese nel pacchetto base, già delle polizze assicurative, ma spesso ci consigliano di sottoscriverne delle altre.

Comunque, le assicurazioni proposte dalle varie compagnie di noleggio possono essere molte e diversificate, e soprattutto variare anche parecchio da Paese a Paese.

Esistono tuttavia tre categori” di assicurazioni rc Auto o Moto per i veicoli a noleggio, aggiuntive o meno, entro cui poter far ricadere tutte le sfumature delle singole polizze, e a cui poter aggiungere o togliere le opzioni più disparate.

Si tratta delle tre formule:

  1. Kasko o CDW – Collision Damage Waiver
  2. TPI – Third Party Insurance
  3. TW – Theft Waiver

La prima tipologia assicurativa, ossia la Kasko, è l’assicurazione fatta apposta per coprire eventuali danni al veicolo che si dovessero subire durante il periodo del noleggio.

Si tratta di una polizza accessoria, ossia non tra quelle base, e che risulta ad oggi molto nota e diffusa.

La sua fortuna deriva dal fatto che questa tipologia di polizza copre i danni causati al veicolo indipendentemente dalla responsabilità di chi li ha causati.

Ciò significa che se il danno viene causato da un sinistro a responsabilità di una persona tersa o se il danno viene causato dallo stesso guidatore per distrazione, l’assicurazione rimborsa in ogni caso il danno al veicolo.

Per questa, come per tutte le altre formule, è molto importante verificare un paio di cose prima della sottoscrizione: in particolare il massimale di copertura e la franchigia.

La franchigia è la somma non coperta dall’assicurazione in caso di sinistro, ossia una quota che l’utente deve comunque pagare nel caso incorra in un incidente stradale.

Il suo valore non è fisso ma dipende dal tipo di polizza, dalla casa di noleggio, dalla compagnia di assicurazione e anche dal tipo di veicolo, ma è comunque sempre segnata all’interno del contratto – il quale deve appunto essere letto con attenzione prima di qualsiasi sottoscrizione.

Altro punto fondamentale da controllare e valutare prima della firma del contratto è il cosiddetto massimale, ossia la somma massima che l’assicurazione sarà disposta a sborsare nel caso di sinistro.

Se, per sventura, il danno causato nell’incidente dovesse superare tale massimale, la somma in eccesso dovrà essere ripagata dall’assicurato stesso.

Anche in questo caso, come per la franchigia, si tratta di una quota variabile da polizza a polizza, anche se tendenzialmente sufficientemente alta per poter coprire la maggior parte dei sinistri stradali comuni.

La seconda tipologia di assicurazione che si può sottoscrivere prendendo un veicolo noleggio è la cosiddetta Third Party Insurance (TPI), ossia la polizza che copre i danni causati a persone o cose terze in seguito a un sinistro stradale la cui colpa è decretata essere dell’assicurato stesso (i cosiddetti incidenti con colpa).

Questo è uno dei casi in cui si deve prestare particolare attenzione all’ammontare del massimale previsto dalla polizza in fase di stipula del contratto.

Ci sono alcuni Paesi, infatti, come ad esempio gli Stati Uniti d’America, in cui il massimale per queste polizze risulta troppo basso perchè sia utile stipulare una polizza del genere, tanto che molti utenti scelgono di ricorrere a una formula integrativa che prende il nome di excess liability insurance.

La excess liability insurance non è altro che un’opzione aggiuntiva che di fatto sostanzialmente alza il massimale previsto dalla semplice Third Party Insurance, al fine di coprire il costo degli eventuali danni che un sinistro potrebbe effettivamente causare.

La Third Party Insurance, insomma, non è altro che una polizza assicurativa che comprende la copertura per responsabilità civile di un sinistro qualora l’assicurato si trovasse dalla parte del torto nel contesto dell’incidente stradale.

La terza e ultima tipologia di RC auto possibile per un veicolo noleggiato è quella che in inglese viene chiamata Theft Waiver (TW), ossia la semplice polizza che protegge l’assicurato dal furto e dai danni causati da un incendio del veicolo noleggiato, caricandone il risarcimento alla compagnia assicurativa.

In aggiunta a queste polizze è possibile attivare una formula che prende il nome di DER (Damage Excess Refund), la quale permette di eliminare il dovere di versare la franchigia prevista dalla polizza assicurativa in caso di sinistro stradale.

Si ricorda, infine, che la maggior parte delle polizze assicurative non prevedono alcun tipo di rimborso in circostanze specifiche, come la guida in stati di alterazione (alcool o droghe, ma anche alcuni tipo di medicinali o per alcune patologie), o nel caso il cui il guidatore sia diverso da quello previsto dalla polizza.

Dunque, in conclusione, la convenienza, o meno, della sottoscrizione di polizze aggiuntive, è del tutto a discrezione del consumatore: se si vuole stare più tranquilli, forse, è meglio spendere qualcosina in più.

24 Luglio 2018 · Eleonora Figliolia


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