Recupero crediti per parcheggio non pagato in Croazia – Secondo le leggi vigenti siamo costretti ad onorare il pagamento?


In data 18/5/17 abbiamo ricevuto via posta c/o la nostra residenza in Italia un’avviso di infrazione datata 25/8/2014 e verbalizzato a Nova Cesta (Croazia) per un importo pari a 65.46 euro.

Motivazione: parcheggio in violazione delle regole e condizioni (Qual? – Non specificato!)

L’avviso ci è stato notificato ed inviato da Zagrebacki holding /Zagrebparking, Società Euro Parking collection.

Non abbiamo effettuato il pagamento al primo avviso a questa fantomatica società (Holding con più sedi e apparentemente non un ente di polizia ufficiale).

Ci è appena giunta una nuova ingiunzione di pagamento (“Ultimo avviso”!) per 88.46 euro.

Secondo le leggi vigenti, siamo costretti ad onorare il pagamento?

Il creditore (Zagrebacki holding/Zagrebparking) è una società che gestisce le aree destinate a parcheggio a pagamento per autoveicoli in Croazia, nella fattispecie a Nova Cesta.

La Euro Parking Collection (EPC) è una società di diritto inglese specializzata nell’identificazione, notifica e riscossione di tasse stradali non pagate, pedaggi e sanzioni emesse a veicoli stranieri registrati in Europa.

La Zagrebacki holding si è affidata alla società di recupero crediti Euro Parking Collection per riscuotere la tariffa pretesa per una sosta effettuata a Nova Cesta senza il dovuto pagamento del ticket.

La notifica della pretesa è di solito accompagnata da documentazione fotografica che attesta l’avvenuta sosta del veicolo da cui deve essere possibile visualizzare il numero di targa.

Anche in Italia, come sappiamo, i Comuni possono affidarsi a società concessionarie private per la riscossione delle sanzioni amministrative originate dalla sosta abusiva di un veicolo in area soggetta al pagamento del ticket.

Nel caso discusso, in più, una società privata concessionaria della gestione dei parcheggi a pagamento in Nova Cesta si è affidata ad un’altra società privata (inglese) per riscuotere un credito a cui ritiene di aver diritto. Anche in base alla legge italiana non risultano superati i termini decennali di prescrizione della pretesa, nè sono invocabili i termini di decadenza per la notifica dell’infrazione in quanto non si tratta di una vera e propria sanzione amministrativa, ma semplicemente di una obbligazione sorta fra soggetti privati.

Il problema, pertanto, è solo capire se la documentazione allegata all’avviso di accertamento di infrazione riporta dati e situazioni veritiere. In pratica se, alla data dell’infrazione indicata nell’ingiunzione di pagamento, effettivamente il veicolo di sua proprietà sostò a Nova Cesta in Croazia senza pagamento del ticket dovuto.

12 Luglio 2017 · Giuseppe Pennuto

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