Volevo partecipare alla lotteria degli scontrini avviata dal Governo per incentivare la lotta all’evasione fiscale, ma ho notato che molti esercenti sono riluttanti e che c’è disorganizzazione.
Come mai?
Che per la lotteria degli scontrini ci sia stata una partenza frettolosa (nonostante se ne parli da tempo e già in estate sia scattato un primo rinvio) lo dimostrano i vari errori che si sono riscontrati nella pagina riservata del sito, di cui il più grave è stato risolto subito, per fortuna: usava un certificato di sicurezza invalido, quindi il browser avvisava che i dati degli utenti erano a rischio.
Tuttora capita che non riesca l’accesso all’area riservata: a volte appare il messaggio “autenticazione fallita.
Associazioni di esercenti e di consumatori concordano su confusione e frettolosità.
La conseguenza penalizza consumatori ed esercenti per vari motivi. Per prima cosa, l’incertezza sull’avvio ha rallentato gli adeguamenti: secondo Confesercenti, circa uno su tre sono pronti, ossia hanno aggiornato il software delle casse alla lotteria.
Consumerismo, con una nota, aggiunge che l’assenza di sanzione per gli esercenti inadempienti certo rallenta le adesioni.
L’unica conseguenza è che il cittadino può segnalarli all’agenzia delle entrate per un controllo fiscale; ma solo da marzo.
Molti aspetteranno aprile, quando scatta l’obbligo – rinviato di tre mesi – di adeguare il software al nuovo tracciato fiscale.
In un colpo solo aggiorneranno anche alla lotteria, prevede Luca Benotto, commercialista esperto di fisco elettronico.
Ma ci sono problemi anche sugli esercenti in regola. Consumerismo e Coop sono concordi nel criticare anche la scelta di escludere dalla lotteria gli acquisti misti, con buoni sconto o buoni pasto. “Il risultato è che il consumatore dovrà scegliere se rinunciare al buono o alla lotteria; oppure chiederà di farsi fare doppio scontrino, uno con il buono e l’altro senza”, dice Russo.
Quanto meno scomodo, per il consumatore, ammesso che riesca a convincere a farsi fare doppio scontrino. Perdita di tempo (e quindi aggravio di costi), per gli esercenti. Una confusione che può ricordare quella del cashback, dove pure alcuni pagamenti (per vari motivi) non vengono conteggiati ai fini del rimborso di Stato.
Almeno, con la Lotteria non c’è bisogno di un’app né di Spid per partecipare. L’iscrizione è tramite sito ufficiale.
Ma serve Spid, Cie o Cns per entrare nell’area riservata e quindi poter controllare scontrini e biglietti ottenuti e inserire il proprio indirizzo pec (“Qui puoi registrare il tuo indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): in caso di vincita la notifica ufficiale ti arriverà più rapidamente e più facilmente”, in alternativa alla raccomandata cartacea).
2 Febbraio 2021 · Andrea Ricciardi
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