DOMANDA
L’inverno scorso ho incaricato una ditta per dei piccoli lavori presso un locale di mia proprietà. Il totale dei lavori era di circa 10. 000 euro. Ad un certo punto, dopo aver incassato già 5. 000 euro, per vari motivi la ditta ha interrotto tutto ed è andata a lavorare altrove. Dopo giorni di angoscia e frustrazione, mi sono fatta coraggio e ho incaricato altra ditta per terminare i lavori e contattato personalmente la vecchia ditta per chiedere i danni. Non so se davanti all’evidenza si convinceranno o no, ma attualmente loro sostengono che dovrebbero avere ancora da me 5 mila euro (in pratica il saldo per l’importo pattuito per il lavori), mentre secondo me devono darmi anche quello che ho speso in più visto che la nuova ditta per terminare i lavori mi chiese 6. 500 euro. Per farla breve, a causa loro, i lavori mi sono venuti a costare 11. 500 anziché 10. 000. È chiaro che 1. 500 non mi cambiano la vita, ma mi hanno causato non pochi disguidi e, se mi spettano, mi spettano! Grazie
RISPOSTA
La corretta procedura (per non passare dalla ragione al torto) avrebbe richiesto la risoluzione del contratto con la vecchia impresa, consensuale o giudiziale, oppure una rinuncia volontaria, sottoscritta della vecchia impresa a proseguire i lavori (con abbuono di eventuali penali previste), prima di affidare i lavori ad altri, con un nuovo contratto.
Adesso converrà affidarsi ad un avvocato per portare il contenzioso in tribunale e richiedere un risarcimento danni al giudice, oppure dovrà decidere di resistere personalmente alla richiesta di saldo da parte della ditta inizialmente incaricata di eseguire i lavori (molto difficilmente riuscirà ad avere indietro i 1. 500 euro che pretende, senza citare la ditta in tribunale).
1 Dicembre 2024 - Simone di Saintjust