Italia paese di debitori – La crisi aumenta i debiti






Ci sono soprattutto piccoli o grandi drammi familiari dietro le cifre sul recupero crediti contenute nel rapporto Unirec (Unione nazionale delle imprese recupero crediti) diffuso oggi. Famiglie, tante e sempre di più, che sono state costrette ad alzare bandiera bianca davanti alla rata di un mutuo, di un prestito o persino di fronte ad una bolletta della luce o del gas. Nel 2011 i crediti da recuperare hanno raggiunto quota 38 miliardi di euro con un balzo del 22% rispetto all’anno prima e il doppio rispetto a cinque anni fa. L’80% di questa montagna di denaro è costituita da mancati pagamenti delle famiglie. Le pratiche avviate sono ben 32 milioni per un importo medio di 1152 euro a famiglia, ossia 195 euro in più del 2010 nonché record assoluto dal 2007. In quasi sei casi su dieci si tratta di bollette di elettricità, gas, acqua o telefono. Il resto è costituito da rate di mutui, prestiti o delle micidiali carte di credito revolving che permettono di pagare a rate ma con tassi di interesse che possono arrivare fino al 25%. Per non affogare ci si aggrappa sempre più spesso alle cambiali, aumentate del 40% negli ultimi tre anni. Non di rado non si fa però altro che rimandare la resa dei conti tanto che il 27% dei “pagherò” rimane poi inevaso.

Per una volta, ma è una ben amara constatazione, il paese si mostra unito e senza grandissime differenze tra Nord e Sud. A furia di tirarla la cinghia si è spezzata in Lombardia come in Sicilia, nel Lazio come in Campania. La situazione peggiore riguarda la Sicilia dove i crediti da recuperare ammontano a 6,7 miliardi di euro, il 17% del totale. Le pratiche sono 4 milioni e 900 mila su una popolazione di 5 milioni di abitanti, forzando un po’ la statistica è come se ogni siciliano avesse un debito da 1340 euro da saldare. In valori assoluti dopo la Sicilia si trovano Campania e Lombardia entrambe con un valore dei mancati pagamenti che supera i 4 miliardi di euro. Seguono il Lazio (3,4 miliardi), la Puglia (2,5 miliardi), il Piemonte (2,4 miliardi), la Toscana (2,2 miliardi), l’Emilia Romagna (2,1) e la Calabria (2 miliardi).

La differenza tra Nord e Sud rimane per quel che riguarda la quota di crediti che alla fine delle procedure si riescono effettivamente a recuperare. Il tasso di recupero più basso si registra in Calabria (18,5%) che si confronta con il 27% della Lombardia. Tutte le regioni mostrano comunque un peggioramento rispetto agli scorsi anni anche da questo punto di vista. Facile indovinare come andrà nel 2012: peggio. Stando alle indicazioni dei primi mesi l’anno si chiuderà con un ammontare di crediti da recuperare superiore ai 39 miliardi di euro, con un ulteriore aumento del 2,6%.

di Mauro Del Corno da Il Fatto Quotidiano

26 Maggio 2012 - Roberto Petrella


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!




Cosa stai leggendo - Consulenza gratuita

Stai leggendo Forum – Debiti e recupero crediti » Italia paese di debitori – La crisi aumenta i debiti. Richiedi una consulenza gratuita sugli argomenti trattati nel topic seguendo le istruzioni riportate qui.

.